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Open Arms, Gere: "Non cerco visibilità, dirò ciò che ho visto". Salvini: "Non giudichi Italia e italiani"

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Dopo che Gere ha ribadito di non cercare visibilità con il processo sul caso Open Arms, Salvini gli ha chiesto di non giudicare l'Italia

Continua il botta e risposta tra Matteo Salvini e Richard Gere in merito al processo sul caso Open Arms, in cui il primo è imputato e il secondo testimone: dopo che l’attore ha ribadito di non essere in cerca di visibilità ma di essere solo preoccupato per “persone che hanno sofferto così tanto“, il leader della Lega ha ricordato che con la sua azione “è stato dimezzato il numero di morti e dispersi nel Mediterraneo ed è stata assicurata degna accoglienza ai profughi veri“.

Open Arms, Richard Gere vs Salvini

Intervistato dal Guardian, Gere ha affermato di essersi voluto presentare come testimone per raccontare cos’ha visto su quella nave rimasta al largo delle coste italiane per giorni prima dello sbarco. “Non so nulla di politica, non sostengo una via o un’altra e non conosco gli imputati in questo caso“, ha affermato per poi dire di non augurare male a Salvini.

Ha poi ribadito di non conoscere né quest’ultimo né la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che lo ha accusato di di cercare visibilità. “Non le ho mai incontrate ma dubito che abbiano mai avuto tempo di salire su una nave e avere un’esperienza umana per capire le persone reali su cui hanno un’influenza“, ha sottolineato dichiarando di non vedersi come una star del cinema bensì come uno dei sette miliardi di abitanti del pianeta. Né meglio, né peggio di nessun altro.

Ha infine spiegato che quando sarà chiamato a testimoniare, dirà semplicemente “la verità e la mia esperienza parlando per chi non ha una voce“.

Open Arms, Richard Gere vs Salvini: “Non giudichi l’Italia”

Immediata la replica di Matteo Salvini, il quale ha chiesto di ricordare “al miliardario americano” che quando lui era ministro dell’Interno il numero di morti e dispersi nel Mediterraneo è stato dimezzato e i profughi veri hanno ricevuto degna accoglienza. “Se ignora le leggi italiane e le giudica lo stesso non fa bella figura: se lo lasciano indifferente morti, sofferenza ed illegalità, ha ben poco di cristiano e solidale“, ha aggiunto.

Dopo aver affermato di non giudicare Gere come uomo e attore né tantomeno le leggi del suo paese, ha chiesto che lui faccia lo stesso.