Argomenti trattati
Continua quella che è stata ribattezzata l’operazione scoiattolo, ovvero l’attività interna al Parlamento con la quale il critico d’arte e deputato Vittorio Sgarbi cerca di convincere i parlamentari privi di partito o appartenenti a schieramenti minori a votare per Silvio Berlusconi come prossimo Presidente della Repubblica.
Sgarbi cerca voti per Berlusconi
Da una settimana Sgarbi avrebbe sentito telefonicamente molti parlamentari, svolgendo un vero e proprio ruolo di segretario telefonico dell’ex Presidente del Consiglio. Muovendosi tra Arcore e Villa Grande, il sindaco di Sutri si definisce “l’acchiappa farfalle di Silvio” e pare che il suo lavoro abbia dato i suoi frutti.
Sgarbi, 10 voti in più per Berlusconi
“Da quando Berlusconi mi ha detto che vuole andare al Colle – ha riferito Sgarbi all’Adnkronos – e ha i numeri per farlo, ben 100 voti fuori dal perimetro del centrodestra, io gli ho chiesto: ma chi sono? Perché non gli diamo un volto chiamandoli uno per uno? E così, numeri di telefono alla mano, stiamo sentendo un sacco di parlamentari”. “Stiamo verificando i numeri in Parlamento – ha aggiunto il critico d’arte – Allo stato, sono dieci i nuovi acquisti pronti a votare Silvio”.
- LEGGI ANCHE: Elezione del presidente della Repubblica, Salvini: “Centrodestra compatto su Berlusconi al Quirinale”
Sgarbi spinge Berlusconi al quirinale: trovati 10 voti
Bene dunque fuori dal perimetro del centrodestra, ma mai abbassare la guardia su quanto può avvenire all’interno, dove il rischio di franchi tiratori sarebbe sempre molto alto. “Io l’ho messo in guardia – ha aggiunto Sgarbi – Secondo i miei calcoli sono almeno 12 nel centrodestra quelli che non voteranno mai Berlusconi. E per questo continuo a ripetergli che se alla fine della fiera, fatte tutte le verifiche del caso, mancano all’appello quei 50 voti utili per andare al Colle, oltre agli attuali 450 grandi elettori del centrodestra, gli chiederò di rinunciare alla corsa e indicare lui un altro nome per conto della coalizione”.