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Opzione donna, arriva una piccola stangata: prevista una versione limitata

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La manovra potrebbe penalizzare le pensioni, in particolare Opzione donna. La versione limitata dovrà però fare i conti con il Parlamento.

Una versione limitata di opzione donna potrebbe essere prevista dalla legge di bilancio 2023. Nella manovra stanno cercando di “risparmiare” perchè come era stato annuncianto la priorità assoluta era il contrasto al caro bollette. Vediamo dove il governo potrebbe modificare qualcosa sulle pensioni.

Opzione donna, arriva una piccola stangata: prevista una versione limitata

Nella bozza che era stata divulgata nella giornata di sabato 26 novembre 2022 parlava della possibilità di un prepensionamento per le donne con oltre 35 anni di contributi e un’età anagrafica pari a 60 anni, ridotta di un anno per ogni figlio nel limite massimo di 2 anni. Ora invece, come si legge sull’Adnkronos il governo pensa di includere solo le caregiver, le invalide civili e chi è stata licenziata. Il requisito dell’età da sommare ai 35 anni di contributi è fissato a 60 anni e scende a 59 in presenza di un figlio e a 58 con due o più figli.

Decideranno la Camera e il Senato

Non è detto però che su Opzione donna il parlamento approvi, dato che potrebbe restare in vigore ciò che era stato introdotto da Mario Draghi durante il suo mandato di governo che costava di più ma allargava la fascia a tante persone. Con la versione ridotta di Opzione donna, infatti, il governo risparmierebbe quasi 90 milioni ma ad usufruirne ci sarebbero al massimo un migliaio di persone.