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Ora legale, perché conviene all’Italia e le conseguenze

ora legale perché conviene

L’entrata in vigore dell’ora legale alle 2 del 28 marzo sarà per l'Europa l'ultima volta. Perché in Italia conviene mantenerla.

Con molta probabilità sarà l’ultima volta in cui tutti gli Stati dell’Unione Europea adotteranno insieme l’ora legale. Questo perché dal prossimo cambio dell’ora vedremo l’Unione Europea spaccata in due con i vari stati che si sono espressi su questo tema tanto importante. Il Corriere della Sera ha analizzato punto per punto quali sono per l’Italia, il cui primo Governo Conte si era espresso contrario all’epoca, i vantaggi dell’ora legale e quali sono le sue conseguenze sul benessere fisico e psicologico delle persone.

Ora legale all’Italia, perché conviene

Benessere psicologico, risparmio energetico, ridotte emissioni di CO2. Questi sono solo alcuni dei vantaggi dell’ora legale che durante il periodo caldo dell’anno dona un’ora di luce in più e un’ora di sonno in meno. Con domenica 28 marzo tutta l’Europa saluterà insieme l’ora solare per poi dividersi con il prossimo cambio dell’ora. Se da un lato troviamo Paesi che potrebbero decidere di tenere per sempre l’ora legale dall’altro troviamo l’Italia invece che vorrebbe mantenere lo Status Quo.

Perché l’ora legale conviene all’Italia? Stando quanto riportato dal Corriere della sera che ha citato le parole di Michele Costabile un’ora in più di luce significa prima di tutto un’ora in più di vita e quindi più consumi riflettendosi anche sull’economia. L’ora legale conviene anche al portafoglio degli italiani che grazie all’ora in più spendono milioni di euro in meno sulla bolletta della luce totale. Infine ultimo, ma non meno importante una terza criticità ovvero l’impatto economico dell’Unione Europea che potrebbe confrontarsi con i fusi orari diversi.