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Ora Legale tutto l'anno: quanto si potrebbe risparmiare?

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Da anni è in corso un dibattito che riguarda l'ora legale, che potrebbe essere estesa tutto l'anno. Quando farebbe risparmiare?

Da anni è aperto un dibatti che riguarda l’ora legale e la possibilità di estenderla per tutto l’anno. Questa decisione potrebbe portare grandi benefici e anche un grande risparmio.

Ora legale tutto l’anno: quanto si risparmierebbe nel 2023?

Da anni si parla dell’ora legale e dell’ora solare e il dibattito si riapre costantemente nelle settimane precedenti a un nuovo cambio, proprio come quest’anno, soprattutto alla luce degli scenari economici attuali. L’ora solare è l’orario statale usato da molti Paesi del mondo, compresa l’Italia, durante il periodo invernale, mentre l’ora legale è quella in vigore nei mesi estivi. La prima entra in vigore nell’ultima domenica di ottobre, la seconda a fine marzo, per sfruttare al meglio le ore di luce durante la bella stagione. Per diverso tempo si è parlato dell’ipotesi di abolire l’ora legale, tanto che nella primavera 2019 il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione legislativa in merito con 410 voti a favore, 192 contrari e 51 astensioni. Sembra, infatti, che adottare l’ora legale in modo permanente possa far risparmiare 500 milioni di euro l’anno.

Secondo una ricerca del Centro Studi di Conflavoro Pmi, mantenere l’ora legale farebbe risparmiare nel 2023 circa 2,7 miliardi di euro sui consumi dell’elettricità. Per stimare la cifra gli studiosi si sono basati su diversi fattori. Con l’ora legale perenne si acquisterebbe un’ora di luce in più al giorno. Tenendo conto dell’ultimo fabbisogno energetico corrispondente a 318,1 miliardi di KWh rinnovabili e calcolando i consumi sul prezzo nel mercato tutelato da Arera, 0,51 euro/KWh, si arriva a questa cifra di risparmio. Scegliere l’ora legale definitiva potrebbe dare un po’ di sollievo all’Italia e scongiurare altre misure di contenimento dell’energia.

Ora legale: perché ci fa risparmiare?

Il tema del caro energia è di grande importanza e per trovare il modo di contrastarlo ed evitare che i cittadini e le imprese siano soffocati dalle bollette, il Sima, Società italiana di medicina ambientale, ha proposto al Governo di istituire l’ora legale permanente e tenerla in vigore per tutto l’anno. Un’idea che si basa su dati concreti, tutti positivi. Nei 7 mesi del 2022 in cui era in vigore l’ora legale, secondo quanto calcolato da Terna, i KWh di energia elettrica risparmiati sono stati 420 milioni, equivalente al fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie. Ci sono state 200 mila tonnellate di Co2 in meno immesse nell’atmosfera. Il risparmio stimato di questo periodo è stato di oltre 190 milioni di euro.

La politica discute di razionamenti del gas alle imprese, sabato in Dad per le scuole e riduzione della durata dei riscaldamenti dal prossimo autunno, ma dimentica che già dal 2018 il Parlamento Europeo ha approvato con l’84% dei voti favorevoli l’abolizione dell’obbligo del cambio di orario due volte l’anno, lasciando di fatto liberi i vari Stati di scegliere se optare per l’ora solare o legale. Il passaggio permanente all’ora legale consentirebbe di guadagnare un’ora di luce e calore solare ogni giorno e, considerati gli attuali prezzi del gas, determinerebbe nel nostro Paese risparmi sui consumi di energia stimabili in circa 1 miliardo di euro solo nel primo biennio. Per questo chiediamo al governo Draghi di prendere immediatamente questa decisione” ha dichiarato Alessandro Miani, presidente di Sima.

Ora Legale: i benefici per la salute

L’ora legale permanente porterebbe grandi risparmi, visto che si potrebbe usufruire della luce naturale per un tempo maggiore. Ma ci sono anche dei benefici per la salute, come confermato da molti studiosi. Prima di tutto, più tempo di luce naturale stimola il buonumore e consente di svolgere più attività all’aperto. Inoltre, il cambio di orario genera una sensazione di stress a molte persone, che può portare sintomi di ansia. Spostare le lancette può anche portare problemi di sonno, in quanto comporta un cambiamento dei ritmi circadiani dell’organismo e questo può provocare insonnia, sonno frammentato e altri disturbi. Un evento che colpisce soprattutto i bambini, ma anche le persone che non hanno un’alta qualità del sonno.