> > Orvieto, assessore al bilancio rievoca Hitler: "Non ci riuscì nemmeno lui"

Orvieto, assessore al bilancio rievoca Hitler: "Non ci riuscì nemmeno lui"

orvieto

L’assessore di Orvieto, Massimo Gnagnarini, a chi gli ha chiesto risoluzioni per presenza rom ha risposto che neanche “Hitler c’è riuscito”.

L’assessore di Orvieto, Massimo Gnagnarini, fa del nazismo una citazione da pubblicare su Facebook. Infatti, a quanti gli chiedevano di fare qualcosa per evitare che alcune donne di etnia Rom chiedessero l’elemosina nella zona della stazione ferroviaria a Orvieto Scalo, l’assessore ha risposto “C’aveva provato anche zio Adolf a prendere qualche rimedio, politicamente scorrettissimo, ma non gli è riuscito neanche a lui”.

Orvieto

La notizia è diqualche giorno fa. L’assessore di centrosinistra al Bilancio di Orvieto, Massimo Gnagnarini, eletto in lista civica, ha risposto dal suo profilo Facebook a quanti gli hanno chiesto di fare in modo che le donne rom, solitamente presenti alla stazione ferroviaria di Orvieto Scalo, non importunassero i passanti chiedendo l’elemosina. L’assessore di Orvieto, come testimonia il suo profilo Facebook, è solito esternare pensieri che sembrano trasmettere nostalgia per il Ventennio; sul social, infatti, si presenta con una frase molto esplicativa: “se stai sui maroni a certe persone significa che stai facendo qualcosa di buono”, parole che ricordano in qualeche modo “molti nemici, molto onore” di Mussolini.

Nel caso in questione, però, l’assessore orvietano Massimo Gnagnarini è andato ben oltre. “C’aveva provato anche zio Adolf a prendere qualche rimedio, politicamente scorrettissimo, ma non gli è riuscito neanche a lui” afferma infatti Gnagnarini, assessore nella giunta a guida Pd ma eletto con una lista civica, in risposta a un ristoratore che su Facebook gli chiedeva di fare qualcosa per evitare che alcune donne di etnia Rom chiedessero l’elemosina nella zona della stazione ferroviaria a Orvieto Scalo.

Le reazioni

Le prime reazioni negative arrivano proprio dai cittadini di Orvieto che hanno tenuto a ricordare all’assessore il passato antifascista della città e le sue tradizioni democratiche; “Prima dell’attuale amministrazione abbiamo avuto una giunta di centrodestra – sottolinea una cittadina – ma a questi livelli non siamo mai arrivati”.

Dopo il clamore suscitato da questa sua esternazione spiacevole, il post è scomparso dal profilo Facebook dell’assessore, probabilmente ha pensato fosse meglio cancellarlo. Ma quel che resta è la polemica che la sua frase ha scatenato.

In un successivo post pubblicato ieri mattina, l’assessore al Bilancio di Orvieto scrive: “Stamattina, in uno suo straordinario scoop giornalistico, Claudio Lattanzi , su La Nazione, svela le mie simpatie naziste.” In questo post se la prende con il giornalista Lattanzi che, per primo, ha divulgato online la sua battuta. Insomma, l’assessore di Orvieto ha sminuito tutta la faccenda, riducendola a semplice battuta non compresa e accusa i giornalisti che, come Lattanzi, hanno, secondo lui, utilizzato il “Metodo Boffo“.

Il Metodo Boffo è, sostanzialmente, un termine utilizzato nel mondo del giornalismo e della politica per indicare una campagna di diffamazione a mezzo di stampa, basata si su fatti reali, ma uniti anche a falsità e illazioni, con scopo di screditare un avversario politico.

L’assessore di Orvieto prosegue poi la sua accusa sostenendo che tutto questo clamore sia stata sollevato volontariamente per spostare l’attenzione dell’opinione pubblica da “temi altrimenti scomodi“.

Il Sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani sta valutando la situazione creatasi dopo l’esternazione dell’assessore, ma, forse per fortuna di Gnagnarini, il Sindaco si trova in una posizione un po’ scomoda perchè vi è una delicata situazione nella maggioranza, alle prese con non pochi dissidi interni al PD. Sostanzialmente, se il Sindaco Germani prendesse drastici provvedimenti nei confronti di Gnagnarini, rischierebbe di non avere più i numeri necessari e la giunta comunale codrebbe.

Alle parole dell’assessore di Orvieto, però, non transigono i segretari del Circolo del PD di Orvieto che hanno chiesto al Sindaco di “esprimere pubblicamente un parere chiaro in merito a questa terribile vicenda che offende prima di tutto la storia e la cultura liberale, democratica e antifascista della nostra città e del nostro Comune”. “Soprattutto – hanno aggiunto i tre segretari stigmatizzando il comportamento dell’assessore – offende in modo ignobile la memoria delle tante persone che con il sangue e la vita hanno combattuto il nazismo e liberato Orvieto dall’occupazione tedesca”