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Ospedali romani presi d'assalto: caos per l'influenza stagionale

Ospedali romani

Gli ospedali romani sono a rischio collasso per il sovraffollamento di pazienti con influenza e Covid: richiesto aumento di almeno cento sanitari

Il forte incremento di contagi di influenza australiana e Covid rischia di far collassare il sistema dei pronto soccorso degli ospedali romani. Presi d’assalto anche studi medici e pediatrici.

La situazione è a limite

A dichiararlo a Il Messaggero è il presidente della Società italiana della medicina Giulio Ricciuto: «Se si supera il tetto dei mille, il Dea (Dipartimento di emergenza accettazione) salta». Ad aggravvare le previsioni del bilancio è l’avvicinarsi delle festività natalizie, in cui si prevede un’impennata dei casi (sia di influenza che di Covid) per via dell’aumento dei contatti, in contemporanea alla scarsa reperibilità dei medici presso gli ambulatori. Per questo, il presidente dell’Ordine dei medici di Roma Antonio Maggi ha sollecitato l’Asl perché velocizzi l’affidamento degli incarichi, al fine di concludere quanto prima il reclutamento di almeno un centinaio di sanitari.

I numeri di questi giorni

Sono spaventosi. Solo negli ospedali di Roma e del Lazio negli ultimi giorni ci sono stati quasi mille passaggi (931) in pronto soccorso, causando un notevole sovraffollamento nelle strutture capitoline di Gemelli, Pertini, San Camillo, Sant’Andrea e Umberto I. Influenza e Covid si sono unite in un mix letale che sembra, tra l’altro, dover ancora raggiungere il picco, previsto per il prossimo gennaio 2023.