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Padoan: "Sulle pensioni è stata fatta una scelta di sinistra. La disoccupazione giovanile resta alta"

Padoan

In una intervista rilasciata a "La Repubblica", il Ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha parlato del delicato tema delle pensioni.

In una intervista rilasciata a “La Repubblica”, il Ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha parlato del delicato tema delle pensioni. In particolar modo, Padoan ha dichiarato che sulle pensioni il Governo ha effettuato una scelta di sinistra. Inoltre, secondo il parere di Padoan, le pensioni non sono quelle che hanno sofferto di più, mentre la disoccupazione giovanile resta ancora troppo alta. Per i giovani, ha aggiunto il Ministro dell’Economia, si dovrebbe fare di più, molto di più.

Le parole di Padoan

Sul tema delle pensioni, il Governo ha fatto una scelta di sinistra. E’ questo quanto ha affermato il Ministro dell’Economia in una intervista rilasciata a “La Repubblica”. Padoan ha aggiunto anche che la sostenibilità delle finanze pubbliche riguarda soprattutto le generazioni future, che in questo momento sono le più deboli. Inoltre, il Ministro dell’Economia ha spiegato che essere di sinistra significa cercare una crescita inclusiva e sostenibile, che sia anche condivisa con gli strati più deboli della società e che duri nel tempo. Per questo motivo, ci vuole impegno per coloro che sono deboli oggi. Ma anche per chi potrebbe esserlo un domani, ovvero le generazioni future.

Sempre nel corso della stessa intervista, Padoan si è limitato a dire che la voce che riguarda la spesa pubblica per le pensioni è quella che più è aumentata negli ultimi anni. Mentre altre voci sono scese. Le pensioni, secondo il Ministro dell’Economia, non sono quelle che hanno sofferto di più. Ma è la disoccupazione giovanile che resta ancora troppo alta. Per i giovani, prosegue il Ministro, bisognerebbe fare di più, molto di più.

Il Ministro Padoan ha parlato anche di trattativa positiva con i sindacati. Adesso, ha spiegato, si deve andare in Parlamento, considerato che si tratta di emendamenti alla Legge di Bilancio. Inoltre, Padoan ha ribadito la volontà di non rinunciare all’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni. Questo perchè salterebbero i parametri che l’Unione Europea ritiene fondamentali per il contenimento del debito. Il Ministro ha poi citato due riforme da attuare. Ovvero quella della scuola e della pubblica amministrazione. Infine ha concluso esprimendo il suo rammarico per il fatto che questa soluzione sia stata accolta soltanto da due sindacati su tre. Ma la spesa pensionistica è comunque qualcosa di cruciale.

I pareri contrari

A pensarla diversamente rispetto a quanto dichiarato dal Ministro Padoan sono la Cgil e i partiti di sinistra radicale o comunque alternativi al Pd di Matteo Renzi. Il Jobs Act che ha riformato il mercato del lavoro e le mancate risposte sul tema delle pensioni rappresentano i simboli di quanto il Pd guardi con occhi diversi alla questione sociale. In ogni caso, solitamente più tecnico, in questa occasione Padoan è apparso comunque più politico. Forse alla luce della grave spaccatura che si sta consumando tra il Partito democratico di Matteo Renzi e gli altri partiti politici nati dopo la rottura dell’anno scorso sull’agenda sociale e la legge sulla Buona scuola. Questi partiti, infatti, hanno dimostrato il loro appoggio nei confronti della Cgil, che ha da poco rotto le trattative con il governo Gentiloni.