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Padova, corpo dimenticato in obitorio per 10 mesi

Corpo dimenticato all'obitorio

Salif Traorè ha perso la vita investito da un'auto durante una protesta contro le condizioni del centro di accoglienza di Conetta.

Il corpo di Salif Traoré troverà degna sepoltura dopo quasi un anno dalla morte. Il suo cadavere è stato dimenticato in una cella frigorifera dell’obitorio di Piove di Sacco, in provincia di Padova, per dieci mesi. Il 35enne originario della Costa d’Avorio ha perso la vita in un incidente durante una marcia di protesta.

La marcia di protesta

Il 14 novembre 2017 diversi giovani migranti hanno manifestato contro le condizioni in cui versa l’ex base militare di Conetta. L’edificio, che originariamente era una base missilistica della Nato, è stato riconvertito a centro di accoglienza per i migranti e ospita più di 700 richiedenti asilo. I profughi di Conetta lamentano soprattutto il sovraffollamento della struttura e la lentezza dell’apparato burocratico nello svolgimento delle pratiche per la richiesta di asilo.

A novembre, circa un centinaio di migranti, con i propri bagagli in mano, sono usciti dalla base e si sono recati alla vicina frazione di Cona per chiedere un sit-in con i responsabili del centro. Il gruppo si è poi messo in marcia verso Venezia con l’intenzione di incontrare il prefetto Carlo Boffi. Le forze dell’ordine li hanno fermati a Codevigo, dove hanno passato la morte. Lì Salif, in sella alla sua bici, è stato investito da un’auto ed è morto sul colpo. Il suo corpo è stato portato all’obitorio di Piove di Sacco e dimenticato.

La protesta di gennaio

Il 24 gennaio i migranti di Conetta hanno organizzato una protesta pacifica, bloccando l’ingresso della base. Hanno fatto richiesta per la costruzione di prefabbricati in muratura all’interno del centro di accoglienza, ma l’amministrazione comunale si è opposta. Alla protesta erano presenti agenti della Polizia e dei Carabinieri e il sindaco Alberto Panfilio.