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Padova, esame del DNA: i resti conservati nel Duomo di Fontaniva non appartengono al Beato Bertrando

Chiesa Fontaniva, test DNA sui resti

Fontaniva - l’esame ha rivelato che i resti sono risalenti al periodo che va dal 1030 al 1170. Inoltre, sarebbero le parti di uno scheletro di due donne.

La tradizione vuole che le ossa custodite nella chiesa di Fontaniva, in provincia di Padova, siano del Beato Bertrando. Un recente esame del DNA ha, però, rivelato tutt’altro.

Fontaniva, la scoperta sui resti del Beato Bertrando

Il Beato Bertrando, patrono del paese veneto, è stato un pellegrino tedesco. Si presume che sia nato nel 1100, precisamente nella seconda parte di quel secolo. Fino ad ora, si è sempre ritenuto che le reliquie presenti nell’altare della chiesa di Fointaniva appartenessero a lui.

A settembre, in occasione del Giubileo in onore del Beato sono stati eseguiti degli studi sul cranio e delle ossa. L’esame del DNA ha rivelato che questi resti sono risalenti al periodo che va dal 1030 al 1170. Quindi, sarebbero antecedenti alla nascita di Bertrando. Inoltre, non sarebbero le parti di uno scheletro di un’unica persona, bensì di due, entrambe di sesso femminile.

Fontaniva, cosa sarebbe accaduto ai resti?

Vi è  anche un’ipotesi su cosa possa essere successo alle reliquie del Beato Betrando. Il 1423 è considerata la data in cui sono stati portati i suoi resti nella chiesa. È probabile che, poi, nello stesso anno, siano stati “scambiati”con quelli delle due donne.

Gli esperti teorizzano che le ossa del Beato siano rimaste sempre nel Duomo. Sarebbero, però, nell’area disposta come sepolcro della famiglia Da Fontaniva.

Fontaniva, l’annuncio sui resti del Beato

Ad annunciare la nuova scoperta è stato don Andrea Mazzon, il parroco del paese. Il prete ha anche dichiarato che i nuovi sviluppi non andranno a scalfire il culto del Beato a Fontaniva. Infatti, si tratta di una tradizione fortemente radicata nel paese stesso. Paese che, dal 1262, ha deciso di dedicare il proprio Duomo proprio al Beato Bertrando.