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Padre dona il tendine crociato al figlio 14enne

Padre dona il tendine crociato al figlio 14enne

Padre dona tendine crociato al figlio

In Italia è stato eseguita la ricostruzione di un legamento del ginocchio. Il padre dona il tendine crociato al figlio di 14 anni per poter effettuare il trapianto.

Padre dona tendine crociato al figlio

L’intervento è stato eseguito per la prima volta in Italia e ha riguardato la ricostruzione di un legamento crociato anteriore del ginocchio. I medici sono ricorsi alla donazione di una persona in vita. Il ricevente è il figlio 14enne. Padre e figlio sono di Pinerolo, provincia di Torino.

L’operazione è stata eseguita nel reparto di Ortopedia diretta dal dottor Sergio Ronco.

Protocollo sulla procedura

La tecnica di ricostruzione del legamento crociato è stata già utilizzata in passato in Australia e in Spagna. Con questa tecnica i medici di ortopedia dell’ospedale di Pinerolo stanno mettendo a punto un protocollo che riguarda la procedura dell’intervento, il quale è stato sottoposto al Centro nazionale trapianti. In questo modo potrà essere condivisa con altri centri specializzati ed essere utilizzata a livello nazionale.

A eseguire l’intervento è stato il dottor Mario Formagnana dell’ospedale di Pinerolo e dal dottor Simone Perelli dell’Icatme, Istituto catalano di traumatologia dello sport di Barcellona. L’operazione è stata coordinata dal dottor Ronco, insieme alle équipe delle sale operatorie di Pinerolo. All’intervento ha collaborato anche Centro regionale trapianti.

Trapianto eseguito in due sale

Il dottor Formagnana ha raccontato che l’intervento è stato eseguito in contemporanea in due sale. In una sala sono stati prelevati i tendini del padre mentre nell’altra sono stati utilizzati questi ultimi per ricostruire il legamento crociato del ragazzo.

In passato in Italia venivano usati tendini provenienti da donatori deceduti oppure autologhi per effettuare la ricostruzione di tendini. I tendini venivano poi distribuiti dalle Banche dei tessuti.

In persone adulte, con i tendini prelevati da persone decedute, si ottenevano degli ottimi risultati, ma nei pazienti pediatrici i risultati sono stati troppo spesso fallimentari.

Impossibile effettuare l’autotrapianto

Nel caso del 14enne si sarebbe potuto effettuare l’autotrapianto, ma essendo il ragazzo ancora in fase di crescita l’intervento sarebbe dovuto essere eseguito con tecniche pediatriche. Il paziente aveva però, caratteristiche antropometriche che avrebbero reso l’autotrapianto insufficiente. Questo è stato il motivo che ha spinto i chirurghi a utilizzare i tendini del padre.

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