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Padre punisce il figlio bullo: costretto a correre a scuola

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Negli Stati Uniti un padre, per punire ed educare un figlio che si era comportato da bullo, lo ha costretto a correre fino a scuola per una settimana.

“I bulli sono figli di genitori che li giustificano”? Certamente non sempre. Sta facendo discutere l’America la decisione di un padre che ha costretto il figlio di soli 10 anni a correre a scuola – zaino in spalla – sotto la pioggia, dopo che era stato fatto scendere dallo scuolabus, con la proibizione di salirci per alcuni giorni, per aver fatto il bullo con altri bambini. Il genitore, Bryan Thornhill, di Roanoke, in Virginia, ha seguito il bambino, Hayden, con la propria auto, e l’ha ripreso con il cellulare. Il video è diventato virale sul web.

Educazione “alla vecchia maniera”

Nel filmato che ha postato su Facebook, Thornhill saluta tutti i suoi contatti come se stesse presentando un programma televisivo intitolato “Fareste meglio ad ascoltare vostro padre 2018”. Spiega di avere “due splendidi figli, un maschio – il bullo in questione – e una femmina gemelli di 10 anni. Il figlio è stato cacciato dallo scuolabus per il motivo di cui sopra e lui ha “può tollerarlo e sopportarlo”. Ma proprio per questo, anzichè andare a protestare con l’autista dello scuolabus o peggio alzare le mani contro quest’ultimo, come alcuni genitori fanno con gli insegnanti che puniscono i loro “bambini”, lo ha costretto il suo “vero” bambino, a correre per andare a scuola per tutta la settimana.

La punizione

Il primo giorno pioveva anche e la scuola dista da casa circa un chilometro e mezzo, ma pioggia o non pioggia, distanza o non distanza, il piccolo avrebbe dovuto imparare. Ce l’ha fatta, perchè un buon corridore, e soprattutto il padre spiega che in questa settimana il comportamento del figlio è molto migliorato. Gli insegnanti hanno approvato il tipo di punizione e sono contenti del cambiamento dell’alunno. “Questo semplicemente significa fare il padre alla vecchia maniera”, ha spiegato Bryan alla fine del video, esortando a non essere sempre amici dei figli, ma genitori per il loro bene, perchè “è ciò di cui i bambini hanno realmente bisogno”.

Il recente messaggio su Facebook

In questi giorni l’uomo ha scritto il suo pensiero anche in un post su Facebook, spiegando che i figli sono il futuro dei genitori che hanno scelto di concepirli. Perciò i genitori devono assicurarsi di mostrare loro di amarli “con abbracci e disciplina”, perchè solo così è possibile portarli verso il futuro. Al figlio la lezione sarà servita? Sembra di sì, a giudicare dai successivi “stati” in cui Bryan parla del bambino e dell’esperienza avuta: a quanto pare è servita ad entrambi ed ora padre e figlio sono più uniti che mai.

Bryan e Hayden