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Pagamenti: arriva in Italia Alma, servizio per rateali

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Roma, 5 lug. (Adnkronos/Labitalia) - Alma, la scale-up fintech europea a più rapida crescita nel settore dei pagamenti rateali, lancia il suo servizio anche in Italia, con l’obiettivo di raggiungere 1.000 commercianti italiani entro il 2022, aiutandoli, con la sua soluzione di pagamenti...

Roma, 5 lug. (Adnkronos/Labitalia) – Alma, la scale-up fintech europea a più rapida crescita nel settore dei pagamenti rateali, lancia il suo servizio anche in Italia, con l’obiettivo di raggiungere 1.000 commercianti italiani entro il 2022, aiutandoli, con la sua soluzione di pagamenti rateali, ad offrire una migliore esperienza di consumo ai propri clienti. Con il lancio ufficiale sul mercato italiano, Alma prosegue il suo percorso di internazionalizzazione che in soli tre anni ha già portato l’azienda in Spagna, Olanda, Inghilterra e Belgio – oltre alla Francia, paese in cui è nata. A capo del team italiano Riccardo Schiavotto, ex Ceo e co-founder di Lanieri (venduta al Gruppo Reda a fine 2020), che guiderà un team che dovrebbe raggiungere le 50 persone entro la fine del 2023.

Mettendo al centro del suo progetto una visione di finanza a supporto del commercio che, lontana dal classico credito al consumo, punta ad aiutare le persone a 'consumare meglio', Alma ha costruito il suo modello unico di Buy Now Pay Later su due pilastri: la totale rimozione degli interessi di mora a carico del consumatore finale e il rispetto dei dati dell’utente, che non vengono in nessun caso raccolti a scopi commerciali o di marketing.

“Ciò che ci differenzia da tutte le piattaforme è una user experience semplice e fluida, resa possibile proprio dal fatto che non forziamo l’utente che acquista a creare un account o darci più dati di quelli che ci servono per completare l’acquisto. Inoltre, siamo gli unici player Buy Now Pay Later ad aver scelto di impostare il nostro modello sull’eliminazione degli interessi di mora a carico del consumatore finale: una decisione coerente con la nostra volontà di non incentivare il consumo non sostenibile e l’indebitamento", spiega Riccardo Schiavotto, Managing director Italia di Alma.

"Infatti, grazie a un’attenta analisi del rischio supportata dalla tecnologia sviluppata internamente, siamo certi di concedere il credito solo a consumatori 'solventi'; in questo modo, il nostro pagamento a rate si configura esattamente come ciò che vogliamo che sia: uno strumento finanziario che migliora il rapporto tra consumatori e commercianti, aiutando i primi a consumare meglio, con più qualità e con una migliore gestione delle finanze personali, e i secondi a servire più clienti e aumentare il valore dell’ordine medio. In un modo, per entrambi, più sostenibile”, aggiunge.

Alma, che ha già raccolto più di 180 milioni di finanziamento in 3 round, conta oltre 6.500 commercianti a livello globale, per un totale di transazioni che ha superato il miliardo di euro in tre anni di attività. L’azienda si presenta in Italia con tutte le sue formule di finanziamento in 2, 3 e 4 rate e con i pagamenti differiti di 15 o 30 giorni, a cui presto si aggiungerà anche la possibilità, per l’acquirente, di pagare in 10 o 12 rate. In tutti i casi, il commerciante riceve immediatamente da Alma stessa l’intero ammontare dell’acquisto. L'approccio è omnichannel, con la soluzione disponibile tanto per gli e-commerce quanto per i retailer, grazie ad un virtual Pos che permette al cliente di pagare in cassa in meno di un minuto, con accettazione e pagamento immediati, e senza bisogno di scaricare alcuna app.

“I nostri commercianti partner – spiega ancora Riccardo Schiavotto -hanno in comune la caratteristica di essere distributori di prodotti di fascia alta: dalle boutique e i brand di abbigliamento fino agli store tecnologici e i negozi di design, il comun denominatore è l’allineamento alla nostra visione di facilitare e abilitare un consumo di miglior qualità. Ai commercianti non portiamo solo incrementi sul fatturato (di circa il 20%) e sul carrello medio (circa +16%), ma anche sulla fidelizzazione del cliente: quasi 8 clienti su 10, infatti, si dicono pronti a cambiare brand per un pagamento più flessibile. Questo significa che, se gestito in modo sostenibile, un servizio come il nostro può stimolare una relazione più equilibrata tra consumatori e commercianti, fornendo a questi ultimi, – qualsiasi sia la loro dimensione o il loro settore, uno strumento ad alto valore aggiunto per i propri clienti”.