Daniele Orlandi “Survival Condo Project”, è il nome di un condominio di lusso costruito in Kansas in una zona segreta, esclusivamente per la sopravvivenza dei più ricchi ad una eventuale catastrofe nucleare o naturale. Negli USA più o meno tutta la popolazione, da quella più povera a quella più ricca, è sensibile al tema dello “scampare ad ogni costo” a catclismi di qualsiasi tipo e i “survivalist” nascono come funghi, così come le abitazioni-bunker. I silos sotterranei, costruiti negli anni ’60 per il lancio dei missili balistici nucleari, uno alla volta sono stati trasformati in bunker, con le loro pareti di cemento armato dello spessore di circa tre metri e la possibilità di essere sigillati, possono resistere anche ai bombardamenti.
Tra questi il Survival, con i suoi appartamenti che partono da un milione e mezzo di dollari, è uno dei più lussuosi, è dotato di tutti i confort: dalle finestre fatte con schermi LCD per evitare il senso di claustrofobia, alla sala da biliardo e alla parete di arrampicata per svago, dalle confezioni di cibi de-idratati a lunghissima conservazione, per garantire agli abitanti almeno cinque anni di vita, ai giardini idroponici per coltivare verdure fresche, dal complicato sistema di filtraggio per depurare da tutto, compresi gli inquinanti, l’acqua raccolta dall’esterno, all’insieme di filtri chimici e biologici per depurare e purificare al massimo l’aria. Pur essendo impenetrabile il complesso è dotato da un’ottima rete di sorveglianza che copre tutto il perimetro, per prevenire e contrastare eventuali attacchi di assalitori armati.
