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Palermo, 35enne muore dopo intervento per dimagrire

Donna muore dopo intervento per dimagrire

I familiari hanno denunciato l'ospedale Villa Sofia: le indagini sono ancora in corso. Il personale medico nega ogni responsabilità.

Valentina Trinca, madre 35enne di Palermo, aveva deciso di dimagrire. Per farlo si è sottoposta a un intervento di bypass gastrico, ma è morta dopo 45 giorni dall’operazione. La famiglia non si dà pace e si è rivolta alle telecamere di Pomeriggio 5. L’inviata di Barbara D’Urso ha parlato con i genitori di Valentina, col marito e con la sorella Ylenia. “Voglio giustizia per mia figlia, me l’hanno ammazzata”, dichiara la madre. Le fa eco il marito della donna, Stefano Enea: “Voglio giustizia per me e per i miei figli”. Valentina lascia tre bambini di 11, 6 e 2 anni e mezzo. “Come faccio a direi ai miei nipoti che la loro mamma non c’è più, quando mi chiedono di lei?”, domanda Ylenia.

Morta dopo l’intervento

I familiari accusano l’ospedale e il medico che l’ha operata. “Valentina aveva dei dolori addominali al basso ventre”, si legge nella denuncia. Il dolore sarebbe stato sottovalutato dal personale ospedaliero, che avrebbe attribuito il fastidio al fatto che Valentina era una fumatrice. I medici hanno definito “esagerata” la paziente per le sue lamentele e le hanno diagnosticato una fistole. L’hanno sottoposta a una tac, ma l’esito dell’esame non è stato reso noto.

Valentina con la sorella Ylenia

In un secondo momento, Valentina è stata sottoposta ad ulteriori analisi. Nella denuncia il marito ha dichiarato: “Il medico ha detto ai familiari presenti che non era una fistola, ma che nelle manovre ha toccato l’intestino. Non so come è successo perché era più a valle”. Ai microfoni di Pomeriggio 5 la madre accusa: “Il dottore le ha perforato l’intestino e l’ha presa alla leggera, se n’è accorto dopo quattro giorni”. Gravi le accuse avanzate dal padre della donna: “Quel medico aveva già ucciso un ragazzo con lo stesso intervento, perché lavorava ancora?”

Dopo settimane dall’intervento, Valentina “non riusciva più a bisbigliare, muovendo le labbra ci ha fatto capire che le faceva male il petto”. La febbre era alta e persistente e i polmoni della donna sono collassati.

La difesa dell’ospedale

Le indagini per stabilire l’esatta causa della morte di Valentina Trinca sono ancora in corso e nessun membro del personale medico è ufficialmente indagato. L’ospedale Villa Sofia di Palermo si è difeso sostenendo che “questo tipo di intervento, per le sue specifiche modalità, comporta sempre un elevato rischio, in merito al quale ovviamente la paziente stessa e i familiari sono stati pienamente messi al corrente”. La morte della 35enne non sarebbe dunque direttamente collegabile all’operazione.