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Palermo, nuovo atto di vandalismo contro l'istituto scolastico Giovanni Falcone

Falcone

Nella scuola, che si trova in un quartiere ad alta incidenza criminale, dal 2010 ad oggi sono stati più di 40 gli attentati subiti.

Un ulteriore atto d’intimidazione nel quartiere Zen di Palermo, contro la scuola intitolata a Giovanni Falcone. Infatti stamattina è stato trovato davanti all’ingresso dell’istituto scolastico un uccello con la testa mozzata, per gli inquirenti sarebbe un nuovo messaggio intimidatorio.

Sul posto è intervenuta una volante della polizia, anche perchè solo due giorni fa era stato effettuato un raid contro il busto che raffigura lo stesso Falcone, alla statua era stata staccata la testa che poi è stata usata come ariete per sfondare una vetrata di ingresso della scuola. La statua era stata fatta recintare ed era stato attivato sulla stessa un sistema di videosorveglianza, ma a quanto pare non funzionante. Secondo la preside Lo Verde, la distruzione del busto del magistrato non era da considerarsi “una ragazzata” ma qualcosa di più grave. Nei giorni scorsi Maria Falcone, la sorella del magistrato, aveva richiesto maggiore vigilanza sul luogo, ma a quanto pare la richiesta non è stata considerata.

In quell’occasione il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, aveva dichiarato: “L atto di vandalismo è un episodio grave e vigliacco, la scuola non si arrende. Chi la colpisce, provando ad attaccare un presidio di legalità e cittadinanza, non fermerà l’esercito delle educatrici e degli educatori, delle giovani e dei giovani che attraverso la scuola e grazie alla scuola riescono a riscattarsi anche in territori difficili”. Nel pomeriggio di oggi è attesa la sua visita nell’istituto scolastico, per parlare con la preside Daniela Lo Verde.

Ma non solo, non dimentichiamo che nella scuola, che si trova in un quartiere ad alta incidenza criminale, dal 2010 ad oggi sono stati più di 40 gli attentati subiti, tra furti, incendi e devastazioni.

Di particolare rilievo anche il fatto dello scorso 7 luglio, dove in piazza Giovanni Paolo II era stato dato fuoco alle fotografie di Falcone e Borsellino stampate su un cartellone posto davanti alla scuola De Gasperi. Si è successivamente scoperto che a compiere il gesto era stato un clochard con alcuni problemi psichici che naturalmente è stato denunciato per danneggiamento.