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Palermo: decapitato monumento dedicato a Giovanni Falcone

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Aperta unʼinchiesta. Gentiloni: "Oltraggiare la memoria del giudice è una misera esibizione di vigliaccheria"

Falcone, l’uomo immagine della lotta contro la mafia, è stato un’altra volta oltraggiato. Questa volta però, il danno non è fisico ma etico. Infatti, è notizia di pochi minuti fa che è stato danneggiato il monumento dedicato a Giovanni Falcone che si trova davanti alla scuola Falcone-Borsellino di via Pensabene, nel quartiere Zen di Palermo.

Alla statua è stata staccata la testa e un pezzo del busto usati poi come ariete contro il muro dell’istituto scolastico. Sulla vicenda è stata aperta una indagine. “Oltraggiare la memoria di Falcone è una misera esibizione di vigliaccheria”, il commento su Twitter del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.

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Un fatto simile accadde la mattina del 17 luglio 2010: una pattuglia di carabinieri aveva scoperto che le statue in gesso dei due giudici, posizionate 24 ore prima nel centro della città, in via Libertà, nei pressi del teatro Politeama, erano state danneggiate. E a poche ore dal ritrovamento, in varie parti della città erano stati strappati manifesti e locandine che pubblicizzavano la tradizionale fiaccolata in memoria di Paolo Borsellino.

Un altro fatto simile accadde nel 2012: il busto di Giovanni Falcone, all’ingresso principale dell’istituto, era stato stato danneggiato: era stato rotto rotto il naso e scarabocchiata tutta la superficie. I vandali cinque anni, dopo aver danneggiato la statua, erano entrati da una finestra, complice il sistema di allarme che si era scaricato già il 25 aprile, e hanno scaraventato a terra armadi, cattedre, banchi e sedie. Quest’anno ricorrono i 25 anni dalle stragi in cui persero la vita i due magistrati simbolo della lotta a Cosa nostra.