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Palermo, indagati i due giornalisti dell'Espresso che diffusero le intercettazioni su Crocetta

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Adesso sono i giornalisti dell'Espresso, Piero Messina e Maurizio Zoppi, autori dell'articolo contenente le presunte intercettazioni tra Crocetta e Tutino, ad essere indagati dalla Procura di Palermo. Per i due cronisti, l'accusa è di calunnia e diffusione di notizie false (Piero Messina), mentre p...

Adesso sono i giornalisti dell‘Espresso, Piero Messina e Maurizio Zoppi, autori dell’articolo contenente le presunte intercettazioni tra Crocetta e Tutino, ad essere indagati dalla Procura di Palermo. Per i due cronisti, l’accusa è di calunnia e diffusione di notizie false (Piero Messina), mentre per Zoppi l’accusa è solo quella di diffusione di notizie false.

Nella intercettazione pubblicata dal settimanale, Tutino avrebbe pronunciato nei confronti di Lucia Borsellino, figlia del magistrato ucciso da Cosa Nostra, la frase “va fatta fuori come il padre”, con il governatore Crocetta, che avrebbe ascoltato quella espressione senza battere ciglio.

In conseguenza di quella pubblicazione, il governatore Crocetta è stato fatto oggetto di richieste di dimissioni da parte delle opposizioni, e bersagliato dalla stampa italiana, che ne avrebbe messo in dubbio l’impegno antimafia, che è stato uno dei cavalli di battaglia dell’azione politica del presidente della Regione Siciliana.

Oggi i due giornalisti sono stati convocati dai magistrati palermitani, ma si sarebbero avvalsi della facoltà di non rispondere.