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Palermo, Luca morto annegato per salvare bagnanti in difficoltà: aveva 22 anni

Luca Carollo

Luca Carollo è morto annegato per salvare dei bagnanti in difficoltà. Si è buttato in acqua insieme ad un suo amico per prestare aiuto.

Luca Carollo è morto annegato per salvare dei bagnanti in difficoltà. Si è buttato in acqua insieme ad un suo amico per prestare aiuto. Una persona è stata tratta in salvo ma il ragazzo purtroppo non ce l’ha fatta. Hanno deciso di aprire un’indagine.

Morto annegato per aiutare bagnanti in difficoltà

Luca Carollo, ventiduenne di Torretta, in provincia di Palermo, è morto annegato nella mattinata di domenica 29 agosto, mentre cercava di salvare alcuni bagnanti in difficoltà, che non riuscivano a tornare a riva a causa del mare molto agitato. Il ragazzo si è buttato in acqua immediatamente, insieme ad un suo amico, per cercare di aiutare queste persone. Una di queste è stata riportarta a riva, ma il ragazzo era stremato e purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare. La tragedia è avvenuta tra Capaci e Carini, poco prima della zona antistante il centro commerciale Poseidon.

Morto annegato per aiutare bagnanti: la ricostruzione

Secondo la prima ricostruzione, Luca Carollo si è lanciato in acqua insieme ad un amico, per aiutare delle persone che erano in difficoltà tra le onde. A confermarlo la Capitaneria di porto di Palermo, che ha chiarito alcuni dettagli di quanto accaduto. L’amico ad un certo punto si è reso conto che non riusciva a nuotare nel mare così mosso ed è tornato a riva. Il 22enne, invece, è andato avanti. I bagnanti hanno allertato i bagnini di dei due lidi più vicini, il Lido Club13 e il Lido Essai Sport, che sono intervenuti e hanno salvato una persona. Luca, sopraffatto dalle onde, è stato recuperato a riva, privo di sensi. I tentativi di rianimarlo da parte del personale del 118 sono durati un’ora, ma purtroppo non sono serviti.

Morto annegato per aiutare bagnanti: aperta un’indagine

Luca si è comportato da vero eroe e le ha provate tutte per cercare di raggiungere le persone in difficoltà. Purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare, è arrivato a riva privo di sensi e i tentativi di rianimarlo sono stati inutili. Dopo quello che è accaduto è stata aperta un’inchiesta dai carabinieri della stazione di Capaci e dai militari della GUardia Costiera. Nella giornata del 29 agosto, infatti, il mare era davvero molto mosso e agitato e in spagna erano presenti le bandiere rosse.