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Palermo, un caso di legionella: chiusa la sede di rappresentanza del Comune

Villa Niscemi

Un accumulo di Legionella in un pozzo mette in ginocchio il Comune di Palermo. Il sindaco ha trasferito i dipendenti in altre strutture

Da tre settimane è ormai chiusa la sede della rappresentanza del Comune del capoluogo siciliano Palermo. La causa è attribuibile alla presenza di un batterio potenzialmente letale e molto contagioso.

La Legionella fa chiudere una sede del Comune di Palermo

Si tratta di Villa Niscemi, è lì che ha sede la rappresentanza del Comune di Palermo. Il primo cittadino Leoluca Orlando, come riporta il Giornale di Sicilia ha trasferito tutti gli impiegati in altre sedi del centro storico di Palermo, tra cui Palazzo delle Aquile e Palazzo Galletti. Tutti i servizi, dunque, sono stati spostati in queste altre sedi finchè non sarà risolto completamente il problema.

La Legionella si trovava in un pozzo collegato ad una sede del Comune di Palermo

La scoperta è avvenuta a causa del contagio di un impiegato. Si tratta del batterio Legionella, trovato in un pozzo usato per l’approvvigionamento idrico. L’intervento sul pozzo contaminato è già avvenuto, ed è stato isolato. L’Azienda Municipalizzata Acquedotto di Palermo (AMAP), stando alle dichiarazioni dell’aministrazione comunale, ha provveduto alla sostituzione di alcune infrastrutture di accumulo e distribuzione dell’acqua.

Cos’è la Legionella, il batterio che ha messo in difficoltà il Comune di Palermo

La legionella è un bacillo gram-negativo che provoca una malattia che si trasmette per via aerea chiamata legionellosi che colpisce prevalentemente il sistema respiratorio con forme anche acute di polmonite. Il suo perido di incubazione va dai 2 ai 10 giorni ed i suoi sintomi possono essere: Febbre, dolori muscolari, astenia, mal di testa, mal di gola, tosse e polmonite. La Legionella è un batterio che ristagna e, si può contrarre con l’inalazione aerea di acqua o altri liquidi contaminati. Per prevenire l’accumulo di tale batterio è opportuno pulire e controllare periodicamente: filtri dei condizionatori e degli umidificatori, rompigetto dei rubinetti e dei diffusori delle docce, guarnizioni e altre parti usurate degli impianti idrici. Tali spiegazioni sono fornite accuratamente dal sito ufficiale dell’Istituto “Humanitas”.