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Palermo, zona rossa rafforzata a Pasqua: tutti i divieti

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A Palermo durante la zona rossa di Pasqua non si potrà passeggiare al parco, sulle spiagge e nelle ville.

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha firmato un’ordinanza che va a rafforzare per i giorni di Pasqua la zona rossa imposta a livello nazionale dal governo. Nello specifico sarà interdetto il transito dei pedoni, e dunque non si potrà passeggiare, nel parco della Favorita, nelle spiagge da Sferracavallo ad Acqua dei Corsari, al Foro Italico e in tutte le ville comunali vale a dire Villa Giulia, Giardino Inglese, Villa Trabia e Villa Niscemi. Chiunque dovesse venir meno a tali divieti comunali sarà soggetto ad un multa che andrà dai 400 ai 1000 euro.

Palermo zona rossa rafforzata a Pasqua

A spiegare la misura adottata nella sua città è stato lo stesso sindaco Orlando in un’intervista rilasciata al Giornale di Sicilia nella quale ha detto: “Voglio precisare che dal 3 al 5 aprile tutta l’Italia è in zona rossa, questo significa che non si può uscire da casa se non per le eccezionalità previste dal decreto nazionale. Motivi di salute urgenti prima di tutto. In zona rossa – ha aggiunto – bisogna restare a casa applicando anche tutte le regole di buon senso che ogni cittadino deve avere”.

Un attacco diretto dunque ai molti che già nel corso degli scorsi weekend hanno approfittato di regole poco chiare a livello nazionale per concedersi delle lunghe camminate nei parchi e nelle ville della città, oppure per fare sport all’aperto e al tempo stesso ritrovarsi con altri amici. Tutto questo a Pasqua non potrà verificarsi, con il malcontento che cresce nelle strade di Palermo sopratutto tra coloro che sono amanti del jogging.

Nulla cambia invece in riferimento alla norma nazionale che prevede che per la zona rossa di Pasqua, così come era accaduto anche a Natale, sia consentito uno spostamento al giorno verso l’abitazione di amici o parenti nel numero massimo di 2 adulti con possibilità di estendere la visita anche ai figli minori di 14 anni, alle persone disabili conviventi e a quelle non autosufficienti.