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Palmi, sposa a cavallo: l'animale stramazza a terra per il caldo e la fatica

Palmi sposa a cavallo

A Palmi, in provincia di Reggio Calabria, una sposa è arrivata in chiesa in sella a un cavallo, che è caduto al suolo a causa delle elevate temperature.

Due futuri sposi probabilmente hanno pensato a delle nozze eclatanti e a un ingresso in chiesa davvero trionfale. Così a Palmi una sposa si è presentata al suo matrimonio in sella a un cavallo, che per il troppo caldo e la fatica stramazza a terra.

Palmi, sposa arriva a cavallo

Due sposi di Palmi, cittadina in provincia di Reggio Calabria, hanno organizzato delle nozze sicuramente appariscenti e difficili da dimenticare.

Mentre passanti, curiosi e invitati aspettavano la sposa nel piazzale della chiesa, tra chiacchiere, foto e video, lei – con il suo lungo abito bianco – si è presentata in sella a un cavallo nero.

Palmi, sposa arriva a cavallo: l’animale sta male

Hanno già fatto il giro del web e di tutti i social network i video che mostrano la sposa arrivare davanti alla chiesa in sella a un cavallo. Alcuni filmati hanno ripreso anche il momento in cui l’animale si è sentito male.

A causa del caldo intenso e della troppa fatica, si vede il cavallo che si accascia e stramazza a terra.

Palmi, sposa arriva a cavallo: le parole del portavoce Ape

“Un cavallo adibito al trasporto di una sposa a Palmi, nell’Area Metropolitana di Reggio Calabria, è caduto al suolo a causa delle elevate temperature registrate e dalla immane fatica”. Così ricorda in una nota Rinaldo Sidoli, portavoce di Alleanza Popolare Ecologista (Ape).

Ricordando le violenze e i maltrattamenti che molti animali subiscono in tutto il mondo, ha aggiunto: “Siamo davanti all’ennesimo sfruttamento di esseri innocenti a scopo di pura spettacolarizzazione. Ricordiamo che l’asfalto nella stagione estiva raggiunge di media 50 gradi e nei picchi più elevati arriva ai 100. Una vera tortura per animali nati per stare liberi in natura, dove questi sbalzi di temperatura non esistono”.

Quindi ha sottolineato: “Troviamo inaccettabile denunciare l’ennesimo sfruttamento, che a nostro dire può prefigurare il reato di maltrattamento come sancito dall’art. 544-ter del codice penale. Auspichiamo che le autorità preposte intervengano su quanto accaduto e vietino questa pratica retrograda, che comporta unicamente sofferenza. Dopo questo ennesimo scempio, sollecitiamo il legislatore ad accelerare la modifica dell’art. 70 del codice della strada che prevede la dismissione della trazione animale. Confidiamo che la politica si impegni in maniera trasversale, come già più volte ci ha promesso, affinché questa tortura rimanga un retaggio del passato”.