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Palpeggia una 14enne sul bus: denunciato 25enne nigeriano

palpeggia

Un ragazzo maggiorenne nigeriano, con regolare permesso, palpeggia una ragazzina di soli 14 anni sul bus: siamo in centro a Ferrara.

Momenti di puro terrore per una ragazzina di appena 14 anni sull’autobus, avvicinata da un ragazzo che di lì a poco l’avrebbe palpeggiata.

Le palpeggia le gambe

Il mezzo la sta portando dalla periferia al centro di Ferrara, dove ha programmato vedersi con una amica, quando un ragazzo di 11 anni più grande di lei, un nigeriano, le si siede accanto e avvicinandosi sempre più, con fare viscido, la palpeggia. Le palpeggia insistentemente le gambe, lasciando immaginare alla ragazzina indifesa, tutti i possibili paurosi scenari.

La ragazzina è rimane impietrita dalla paura per l’atto. Non sa cosa fare. Racconterà più tardi, che la volontà stessa di chiedere aiuto le si è fermata in gola. Nervosamente ha manda un sms a una amica, chiedendole aiuto. Riusce a divincolarsi dalla presa lasciva del palpeggiatore; schiva i passeggeri indifferenti e affaccendati, suona il campanello della fermata e scende, schizzando via col cuore in gola.

La corsa al McDonald

Si incontra con l’amica, accorgendosi con orrore che il suo giovane persecutore la segue, o la insegue, come fa un predatore con la propria preda. Si rintanano così nel McDonald del centro, sito in Piazza Trento Triste. Trovano all’interno del locale altre compagne di classe: volti amici che le fanno da muro e barriera contro gli occhi e le mani nel giovane. Uno scudo amico. Intanto chiamano il 113.

La denuncia

All’arrivo delle volanti, il nigeriano tenta di dileguarsi nella confusione mattutina della piazza, ma viene poco dopo fermato dagli agenti delle forze dell’ordine: non viene però arrestato, a causa della mancata flagranza di reato, ma viene denunciato per reato di violenza sessuale, al quale dovrà rispondere.

I genitori della vittima sono stati immediatamente informati dagli agenti della volante della polizia, e hanno, nel più breve tempo possibile, raggiunto la figlia, portandola via da una mattinata piena di angoscia e paura.

Il nigeriano è un immigrato con regolare permesso di controllo, ma dovrà rispondere del reato di violenza sessuale: ciò potrebbe avere ripercussioni sul futuro procedimento di rinnovo del permesso di soggiorno per il giovane.

Una storia questa che fortunatamente non si è andata a sommare alla già lunga somma delle violenze e degli abusi subiti dalle donne e da altri soggetti a rischio nel nostro Paese negli ultimi anni, tristemente noti alle cronache nazionali. Una storia che nei suoi attimi di paura per la ragazzina si è momentaneamente conclusa per il verso migliore.

Storie simili che in altri casi, malauguratamente non si sono invece concluse nei modi in cui ci si aspettava.