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Pamela, uccisa e fatta a pezzi: fermato un nigeriano

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Pamela Mastropietro, nuovi sviluppi sulla tragedia che ha portato alla morte la povera 18enne. Le forze dell'ordine hanno fermato un nigeriano

Nuovi sviluppi sul macabro caso della povera Pamela Matropietro. La ragazza, di soli 18 anni, è stata ritrovata fatta a pezzi in due trolley nella zona di Macerata. La povera vittima era un soggetto problematico. Infatti, era ospite in un centro di recupero a causa della sua grave tossicodipendenza, e si era allontanata dalla struttura. Sono subito partite le indagini per far luce sul terribile caso. Le forze dell’ordine hanno fermato un nigeriano, fortemente sospettato di essere quantomeno collegato con l’assassinio dal momento che sono stati trovati nella sua abitazione i vestiti insanguinati della vittima. Ma l’inconsolabile madre si scaglia anche contro la comunità dove era ospite la figlia, perché, secondo lei, non avrebbe dovuto farla allontanare.

Pamela Mastropietro nigeriano

Pamela Mastropietro aveva 18 anni, e tutta una vita davanti. Una vita in salita, a causa dei suoi problemi di droga. Purtroppo, non potrà più risolvere i suoi problemi, e chi la ama non potrà più aiutarla. La povera ragazza è stata infatti trovata fatta a pezzi, divisa tra due trolley a Pollenza, nella zona di Macerata. Il corpo era però perfettamente pulito, non c’era praticamente traccia di sangue. Le indagini sono subito partite, ed hanno portato a più fermi.

Tuttavia, c’è un sospettato numero uno dell’omicidio di Pamela Mastropietro. Si tratta di un uomo, di origine nigeriana. L’individuo era già noto alle forze dell’ordine, ed è presente sul territorio italiano con permesso di soggiorno scaduto. A metterlo nei guai sono state le immagini tratte da una telecamera di videosorveglianza, in cui viene filmato mentre segue la ragazza. L’uomo ha ammesso di aver notato Pamela Mastropietro, ma ha negato di averla uccisa. Nell’interrogatorio, il nigeriano avrebbe coinvolto altre persone. Tuttavia, contro di lui ci sono prove difficili da giustificare in modo convincente. Nell’appartamento dell’uomo, infatti, sono stati ritrovati i vestiti insanguinati della povera ragazza.

pamela mastropietro

La comunità

Pamela Mastropietro si era allontanata dalla comunità in cui era ospite per risolvere i suoi problemi di droga. Non era la prima volta che lo faceva. Tutta la struttura è adesso sotto schok. Non sanno bene spiegarsi perché Pamela Matropietro se ne sia andata così, né perché abbia avuto questo terribile destino. La ragazza era uno dei casi più gravi della struttura. Sul suo profilo di Facebook aveva scritto che tutti dipendono da qualcosa che fa dimenticare il dolore. La madre non sa darsi pace, ed accusa anche la comunità. Secondo la povera donna, che deve affrontare il dolore di essere sopravvissuta alla propria figlia, la struttura non avrebbe dovuto permettere a Pamela Mastropietro di andarsene così.

Le indagini

I carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale di Macerata sono ancora intenti a trovare elementi utili a ricostruire le fasi successive all’allontanamento della poveretta dalla comunità di recupero. È focale comprendere in quali frangenti siano state abbandonate le valigie con il cadavere fatto a pezzi di Pamela Mastropietro a Pollenza. Gli inquirenti, gestiti dal pm maceratese Stefania Ciccioli, hanno acquisito i filmati girati dalle telecamere di sicurezza di aziende della zona. Proprio così è stato possibile fermare il nigeriano. Alcuni residenti della zona hanno affermato che i loro cani, intorno alle ore 23 avevano iniziato ad abbaiare veementemente.