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Pandemia e terzo settore, crescono donazioni e lasciti solidali

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Roma, 13 set. (askanews) - In pandemia crescono le donazioni verso le organizzazioni del terzo settore e la propensione al testamento solidale, mentre i giovani si rivelano tra le persone più attive nel volontariato e il 60% degli under 35 conosce quell'oggetto che tanto misterioso più non è: i...

Roma, 13 set. (askanews) – In pandemia crescono le donazioni verso le organizzazioni del terzo settore e la propensione al testamento solidale, mentre i giovani si rivelano tra le persone più attive nel volontariato e il 60% degli under 35 conosce quell’oggetto che tanto misterioso più non è: il “lascito solidale”. Sono alcuni dei risultati dell’edizione 2021 della survey “Gli italiani e la solidarietà ai tempi del coronavirus“, condotta da Walden Lab tra il 17 e il 21 giugno 2021 (su 1015 persone di età compresa tra i 25 e i 75 anni, campione statisticamente rappresentativo di circa 40 milioni di italiani) e promossa dal Comitato Testamento Solidale.

“Molti più cittadini conoscono, hanno deciso di fare testamento o comunque hanno dichiarato che lo faranno e in questo ricordandosi di sostenere cause sociali, quindi con lascito solidale”, ha spiegato Il portavoce del Comitato e presidente della Lega del Filo d’Oro Rossano Bartoli.

Chiunque può fare un lascito solidale?

“Anche lasciti non di cifre o patrimoni particolarmente rilevanti messi insieme danno un risultato molto importante per il nostro mondo del non profit”, ha sottolineato Bartoli.

“La solidarietà, la solidarietà concreta è uno dei principali anticorpi che in questo momento sembrano particolarmente efficaci e necessari”, ha aggiunto.

Secondo la ricerca – presentata in diretta streaming in occasione della Giornata internazionale del lascito solidale 2021 – il 70% degli italiani ha fatto almeno una donazione a un ente benefico nella vita e la pandemia ha ulteriormente sollecitato questa spinta altruistica e la fiducia nel terzo settore: nel corso di quest’anno il 13% degli italiani ha scelto una onlus per sostenere la lotta all’emergenza Covid-19, più del doppio rispetto al 2020, quando la percentuale era del 6%.

Tra le cause più sostenute negli ultimi 12 mesi, spicca ancora in vetta la ricerca medico-scientifica col 37% (ma in calo rispetto al 44% del 2020); seguono il sostegno alle persone in stato di bisogno (24% contro il 21% del 2020); il contributo contro fame e povertà nel mondo (20% vs 19%); la protezione animali (17%, stabile); l’assistenza ai malati (17%, stabile); le emergenze umanitarie (15% vs 20%); il sostegno alla disabilità (12% vs 16%) e le adozioni a distanza (10% vs 15%).

“Innanzitutto la ricerca medico scientifica rimane decisamente al primo posto. Perché ha avuto un leggero calo? Perché una quota significativa di donatori negli ultimi due anni ha sostenuto tutti quegli enti, quelle organizzazioni impegnate contro l’emergenza sanitaria, quindi dalla Croce Rossa alla protezione civile, agli ospedali direttamente e quindi chi aveva più sensibilità per i temi della salute, del contrasto alle malattie si è rivolto a queste organizzazioni”, ha spiegato Paolo Anselmi, presidente Walden lab.

“L’emergenza sanitaria è stata affiancata e io temo sarà anche in qualche modo sopravanzata dall’emergenza sociale”, ha aggiunto.

La donazione media degli italiani si attesta a 90 euro annuali, ma il 28% del campione dichiara donazioni superiori ai 100 euro. In merito al testamento solidale: il 73% sa di cosa si tratta, e la percentuale aumenta di ben 10 punti (83%) tra chi ha più di 60 anni. In crescita si conferma il trend di quanti hanno fatto o sono propensi a fare un lascito: sono il 22% degli over 50, 10 punti in più rispetto al 2018.

“Vi sono diverse modalità attraverso cui attuare un lascito solidale – ha precisato Gianluca Abbate, consigliere nazionale del Notariato con delega al sociale e al terzo settore – È possibile che venga contemplato all’interno di un testamento, che è un atto che produce i propri effetti dopo la morte del ‘testatore’ oppure è possibile anche porre in essere un lascito solidale attraverso una donazione, ovvero un atto che produce degli effetti immediati”.

Infine, persone sempre più giovani si avvicinano al mondo delle donazioni. In particolare nel 2021 ha donato il 25% degli under 35, ma i più giovani “donano” anche tempo e competenze: il 52% fa volontariato (vs 43% degli over 35).

“Nonostante in questo anno e mezzo io abbia visto un aumento esponenziale della richiesta di aiuto psicologico e psichiatrico, ma anche questo è un bene, perché molto spesso i problemi venivano trascurati o messi da parte. Quindi c’è una maggiore attenzione al benessere, ma nonostante tutto anche al benessere degli altri, e quindi in questo ambito non mi meraviglio che siano aumentate le donazioni e i testamenti solidali”, ha concluso Donatella Marazziti, psichiatra dell’Università di Pisa e UniCamillus.

Del Comitato Testamento Solidale fanno parte 24 organizzazioni no profit: ActionAid, AIL, AISM, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d Oro, Save the Children, Associazione Luca Coscioni, Aiuto alla Chiesa che Soffre Onlus, Amnesty International, Amref, Apurimac onlus, CBM, Greenpeace, Humanitas, Istituto Pasteur Italia Fondazione Cenci Bolognetti, Operation Smile Italia Onlus, Fondazione Telethon, Fondazione Umberto Veronesi, Mission Bambini, Progetto Arca, Unicef, Università Campus Bio-Medico di Roma, UICI e Vidas.