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Paolo Gentiloni: "L'Italia si è rimessa in moto"

Paolo Gentiloni

Il Premier Gentiloni nel corso della conferenza stampa di fine anno ha tracciato un bilancio del suo mandato.

Nel corso della conferenza stampa di fine anno, Paolo Gentiloni ha voluto tracciare un bilancio per quanto riguarda il suo mandato. In particolare, il Premier ha dichiarato che sono riusciti a dimostrare che esiste una sinistra di governo che è al servizio del Paese. Tanti gli argomenti trattati durante la conferenza stampa. A partire dallo Ius Soli fino ad arrivare alla Commissione Banche.

L’analisi di Paolo Gentiloni

Paolo Gentiloni è intervenuto nel corso della conferenza stampa di fine anno, tracciando un bilancio di quanto fatto durante il suo mandato. In particolar modo, da questa conferenza è emerso che il Premier si impegnerà con il Pd nella campagna elettorale e che non tirerà i remi in barca in questa ultima parte del suo governo. Inoltre, si è dichiarato fiero di quanto è stato fatto dal centrosinistra per quanto riguarda il tema dei diritti civili.

Gentiloni ha spiegato di essere riuscito a raggiungere il suo primo obiettivo, ovvero quello di una conclusione ordinata della legislatura. Secondo il Premier, era fondamentale evitare brusche interruzioni della legislatura in un momento in cui l’economia italiana si stava leccando le ferite. Se fosse successo il contrario si sarebbero verificate conseguenze gravi, quasi devastanti.

Il Presidente del Consiglio ha poi parlato di una Italia che è stata in grado di rimettersi in moto dopo la più grave crisi del dopoguerra. Secondo l’opinione di Gentiloni il merito per questa ripresa va dato alle famiglie italiane. Ma anche alle alle imprese, al lavoro di chi studia e di chi si prende cura delle persone. Il Presidente del Consiglio ha aggiunto che bisognerebbe avere una maggiore fiducia nell’Italia, in quanto “siamo invidiati e non solo per il cibo e per il clima”.

Ius Soli

Uno dei temi trattati è stato ovviamente quello riguardante lo Ius Soli. Secondo il giudizio di Gentiloni, il modo migliore per archiviarla sarebbe stato quello di farla bocciare. Ha ribadito la convinzione dell’importanza di questa norma, che ha sottolineato non ha nulla a che vedere con gli sbarchi dei migranti. In realtà, secondo il Premier, si tratta di qualcosa che riguarda da vicino migliaia di ragazzini che si sentono e sono italiani.

La verità, secondo Gentiloni, è che non sono riusciti a mettere insieme i numeri sufficienti per poterla approvare. Si tratta di un difetto dell’azione del governo. non c’era alcuna incertezza sui contenuti della norma, ma più che altro sui numeri”. Il Presidente del Consiglio si è poi soffermato sul fatto che farà campagna elettorale con il Pd: “Non voglio fare nessuna polemica contro questo o quel partito. Penso che sia interesse generale avere una campagna che limiti per quanto possibile la diffusione di paure, la promozione di illusioni, il dilettantismo. Sono rischi che abbiamo di fronte. Più avremo una campagna elettorale lontana da paure, illusioni e dilettanti allo sbaraglio e meglio sarà per il Paese”.

Infine, un altro tema trattato è stato quello sulla Commissione Banche, con Gentiloni che ha ammesso un certo sollievo nel momento in cui sono terminate le audizioni. Inoltre, a rivelato di essere stato lui ad insistere affinchè Maria Elena Boschi restasse nell’esecutivo.