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Paolo Pinna, udienza per maltrattamenti rinviata dal Gup

paolo pinna

Paolo Pinna, l'udienza per maltrattamenti nei confronti della madre è stata rinviata. Il diciannovenne è in carcere dal 2016 per due omicidi

Paolo Pinna, oggi non ha sostenuto l’udienza davanti al Gup di Nuoro. Il giudice competente ha, infatti, dichiarato la propria incompatibilità a decidere sui capi d’imputazione che gravano sul ragazzo. L’udienza è stata rinviata al 27 novembre. Paolo Pinna è già stato condannato a vent’anni di carcere dal Tribunale dei Minori di Sassari per l’omicidio di Gianluca Monni e di Stefano Masala, avvenuti nel 2015. L’udienza che avrebbe dovuto affrontare oggi Pinna riguardava i maltrattamenti subiti dalla madre. Si tratta di un procedimento penale avviato dalla Procura di Nuoro in seguito ad alcune intercettazioni. Paolo Pinna, lo scorso agosto, ha tentato la fuga dal carcere di Quartuccie, ma è stato subito rintracciato dalle Forze dell’Ordine.

Paolo Pinna, l’accusa

Il diciannovenne Paolo Pinna è stato condannato a vent’anni di carcere per l’omicidio di Gianluca Monni e di Stefano Massala. Entrambi gli omicidi sono avvenuti tra il 7 e l’8 maggio 2016 a Orune e a Nule. Pinna, che al momento si trova in carcere, è anche accusato di maltrattamenti nei confronti della madre. Un’accusa per la quale non è ancora stato processato. L’udienza era fissata per oggi, ma è stata rinviata al 27 novembre. Pinna sarebbe dovuto comparire davanti al Gup di Nuovo Claudio Cozzella, ma il giudice ha dichiarato la sua incompatibilità con la decisione da prendere.

I maltrattamenti verso la madre rientrano in un’indagine aperta dalla Procura di Nuoro nei confronti del giovane. Gli inquirenti sono risaliti a Pinna e al cugino Alberto Cubeddu dopo una serie di intercettazioni ambientali, svolte nella fase delle indagini. Dopo l’arresto Paolo Pinna è stato condotto nel carcere di Quartucciu, da dove ha cercato la fuga nell’agosto scorso. Un’evasione lampo, che si è conclusa nel giro di poche ore, in seguito all’intervento immediato delle Forze dell’Ordine. Pinna era stato arrestato la notte del 25 maggio 2016, un anno dopo i delitti, dai Carabinieri di Nuoro e Sassari: aveva ucciso a colpi di fucile Gianluca Monni e Stefano Masala.

L’omicidio di Monni e Masala

Il movente dell’omicidio di Gianluca Monni, di diciannove anni, e Stefano Masala, di ventisette, è quella della vendetta personale. Alla base di tutto c’è una lite scoppiata tra i ragazzi di Nule e Orune per una ragazza. La compagnia di Nule molestà alcune ragazze, tra cui la fidanzata di Monni. Il diciannovenne reagì bruscamente ed, insieme ad altri compagni, scacciò dal locale i nulesi. Quest’ultimi tentarono subito di vendicarsi, ma furono disarmati. La vendetta è arrivata dopo mesi, mentre Monni aspettava il pullman per la scuola. Una macchina, guidata da Pinna e Cubeddu, gli si è affiancata e ha aperto il fuoco.

La macchina utilizzata per l’omicidio apparteneva a Stefano Masala. Era stata rubata qualche giorno prima, mentre Masala era stato ucciso e fatto sparire. L’intento di Paolo Pinna era quello di far ricadere la colpa dell’omicidio su Stefano Masala.