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Papa Francesco, appello per Alfie e conforto per Emanuele

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Papa Francesco ha fatto visita alla parrocchia di San Paolo della Croce a Corviale.

Papa Francesco è stato in visita alla parrocchia di San Paolo alla Croce a Corviale, quartiere della periferia di Roma. Ha incontrato diversi bambini, e il momento più toccante è stato quando il vescovo di Roma ha abbracciato un orfano. Poi, il suo pensiero è andato al piccolo Alfie Evans, un bimbo inglese gravemente malato, a cui la magistratura ha disposto la cessazione delle cure vitali. I genitori, a questo punto, vorrebbero proseguire le cure per il loro figlio proprio in Italia.

Papa Francesco appello

Momenti di grande umanità e tenerezza per papa Francesco. Il pontefice si è recato in visita a Corviale, quartiere della periferia romana. Si tratta di una zona che sta cercando, dopo parecchi anni di assoluto degrado, di riscattarsi e di rilanciarsi. Presso la parrocchia di San Paolo alla Croce, papa Francesco ha incontrato numerosi bambini.

Il vescovo di Roma ha fatto un importante appello per il piccolo Alfie Evans, che viene esteso a tutti i malati. Durante il Regina Coeli, papa Francesco ha detto: “Affido alla vostra preghiera le persone, come Vincent Lambert, in Francia, il piccolo Alfie Evans, in Inghilterra, e altre in diversi paesi, che vivono, a volte da lungo tempo, in stato di grave infermità”. Si trattano di persone “assistite medicalmente per i bisogni primari. Sono situazioni delicate, molto dolorose e complesse. Preghiamo perché ogni malato sia sempre rispettato nella sua dignità e curato in modo adatto alla sua condizione, con l’apporto concorde dei familiari, dei medici e degli altri operatori sanitari. Con grande rispetto della vita”.

Su questo caso, si è espresso anche il mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia della Vita, il quale ha affermato di auspicarsi una dialogo tra medici e genitori. La vita, secondo Paglia, non deve ridursi ad una controversia legale.

Papa Francesco visita

Durante la sua visita, papa Francesco ha affettuosamente incontrato numerosi bambini. Il momento più toccante è stato senza dubbio quando ha abbracciato un bimbo orfano. Poi, come un star social, si è concesso a numerose foto e selfie con vari bambini e ragazzi. Momenti di gioia e serenità per tutti i presenti.

Siria

C’è stato anche un pensiero per la situazione in Medio Oriente. Il vescovo di Roma ha affermato di essere molto preoccupato per l’attuale situazione mondiale, in cui, nonostante gli strumenti a disposizione della comunità internazionale, si fatica a concordare un’azione comune in favore della pace in Siria e in altre regioni del mondo. Ha poi detto: “Mentre prego incessantemente per la pace, e invito tutte le persone di buona volontà a continuare a fare altrettanto, mi appello nuovamente a tutti i responsabili politici, perché prevalgano la giustizia e la pace”.
Nella giornata di ieri, Papa Francesco aveva parlato telefonicamente con il patriarca di Mosca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa. Il patriarca stesso ha affermato che si è trattato di un dialogo per fermare lo spargimento di sangue, perché i cristiani non possono rimanere indifferenti di fronte a ciò che avviene in Siria.

Un momento commovente

Durante la visita, c’è stato anche un momento molto commovente, con un bambino, Emanuele – che tra l’altro significa “Dio con noi” -, il quale, al momento di salutare Papa Francesco al microfono, forse complice l’emozione, si è messo a piangere, dicendo di non farcela a parlare e ricordando il papà appena scomparso. Il piccolo si è prima confidato con un sacerdote, che l’ha abbracciato, poi il Santo Padre l’ha esortato ad andare da lui e a dirgli “nell’orecchio” cosa lo faceva piangere. Il pontefice ha abbracciato il bambino, il quale gli ha confidato il grave lutto che da poco l’aveva colpito.

Si è commosso anche lui, Papa Francesco, poi, dopo diversi minuti in cui aveva parlato a tu per tu con Emanuele, lo ha congedato dicendo che tutti dovremmo avere il coraggio di piangere come il piccolo, quando avremo un dolore così grande come il suo. Francesco ha chiesto al bambino il permesso di svelare agli altri presenti la domanda che gli ha fatto e, con il consenso di Emanuele, il Papa ha spiegato che l’uomo era ateo, ma ha fatto battezzare i suoi quattro figli ed era un brav’uomo: il bimbo ha chiesto allora al vescovo di Roma se il suo papà, nonostante non credesse in Dio, fosse andato in Cielo e Bergoglio ha dichiarato che, se quest’uomo era stato capace di far diventare i figli così, dev’essere stato proprio vero, che era una brava persona, quindi ha potuto andare in Cielo.