Antonietta Usardi 
Oggi è un giorno storico per la Chiesa di Roma, il giorno dell’insediamento ufficiale del primo Papa Gesuita, del primo Papa sudamericano e del primo Papa che ha deciso di chiamarsi Francesco.
Jorge Maria Bergoglio è uscito dalla casa Santa Marta poco dopo le nove, e si goduto l’abbraccio della folla festante in piazza San Pietro.
Su una jeep bianca scoperta si è sporto per salutare i fedeli, baciare i bambini ed abbracciare dei disabili, baciare bambini. Poi è sceso a pregare sulla tomba di San Pietro accompagnato da rappresentanti delle chiese orientali e cattoliche (4 cardinali e 6 arcivescovi), dove gli sono stati consegnati il Pallio (la stola di lana con la croce rossa) e l’anello piscitorio, per scelta del nuovo pontefice non in oro, come nel passato, ma in argento.
Quindi con tutti i cardinali concelebranti è poi uscito dalla basilica ed è ricomparso davanti alla folla per celebrare la messa.
Le sue prime parole sono dedicate al Papa emerito: oggi è San Giuseppe, onomastico di Joseph Ratzinger.
“Non dobbiamo avere paura della bontà, anzi neanche della tenerezza: il prendersi cura chiede bontà”. “Il vero potere è il servizio”, soprattutto dei “più deboli e dei più poveri”
