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Papa Francesco: "Pronto ad incontrare Putin a Mosca se lui aprisse la porta"

Papa Francesco

Papa Francesco ha espresso la sua disponibilità ad incontrare Putin a Mosca: già da diverse settimane ha chiesto un colloquio con lui.

Di fronte al prosieguo dell’offensiva russa in ucraina, Papa Francesco ha affermato di voler andare a Mosca per incontrare il presidente Vladimir Putin: già il mese scorso gli aveva fatto arrivare un messaggio dicendogli di voler avere un colloquio con lui ma non ha ancora ricevuto risposta.

Papa Francesco: “Devo incontrare Putin”

Facendo il punto sui tentativi del Vaticano per fermare il conflitto in Ucraina, il Pontefice ha spiegato che per il momento sente di non dover andare a Kiev, dove ha inviato i cardinali Michael Czerny e Konrad Krajewski, ma a Mosca: “Prima devo incontrare Putin, se lui aprisse la porta“.

Intervistato poi dal Corriere della Sera, ha reso noto di aver sentito il leader ucraino Zelensky al telefono il primo giorno di guerra. “Putin invece non l’ho chiamato. L’avevo sentito a dicembre per il mio compleanno ma questa volta no. Ho voluto fare un gesto chiaro che tutto il mondo vedesse e per questo sono andato dall’ambasciatore russo chiedendo che mi spiegassero e che fermassero il conflitto“, ha continuato.

Dopo venti giorni di guerra, ha poi chiesto al cardinale Parolin di far pervenire allo zar russo il messaggio che lui ero disposto ad andare a Mosca. “Certo, era necessario che il leader del Cremlino concedesse qualche finestrina, ma non abbiamo ancora avuto risposta e stiamo ancora insistendo“, ha dichiarato pur temendo che Putin non possa e non voglia fare questo incontro per il momento.

Papa Francesco: “Ira di Putin facilitata dalla Nato”

Papa Francesco si è poi espresso sui motivi che possono aver portato all’escalation militare citando “l’abbaiare della Nato alle porte della Russia“. Un comportamento che ha, “non so dire se provocato, ma facilitato forse sì” l’ira di Putin che ha così dato il via al conflitto. Quanto infine alla corsa agli armamenti in Ucraina, il Pontefice ha ammesso di non sapere cosa rispondere all’interrogativo se sia giusto rifornire di aiuti militari gli ucraini. “La cosa chiara è che in quella terra si stanno provando le armi e i russi adesso sanno che i carri armati servono a poco e stanno pensando ad altre cose“, ha concluso.