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Papa Francesco, ringraziamenti a giornalista del Tg1 per servizio sui Rohingya

Incontro tra il Papa e il giornalista

Papa Francesco, a Roma nella Festa dell’Immacolata, ha ringraziato il giornalista del Tg1 per il suo servizio sui Rohingya in Bangladesh e Myanmar.

Papa Francesco, in occasione della Festa dell’Immacolata che si è celebrata ieri, venerdì 8 dicembre, si è recato a sorpresa a piedi alla Chiesa di Sant’Andrea delle Fratte, nel rione romano Colonna – c’è un altro luogo di culto cattolico a Perugia con lo stesso nome -, e ha reso omaggio privatamente alla Madonna della Medaglia Miracolosa, di cui in quella chiesa è conservata la statua. Mentre arrivava a destinazione, il Pontefice ha anche avuto occasione di ringraziare un giornalista del Tg1, Marco Clementi, che i giorni scorsi ha realizzato un servizio sui musulmani Rohingya, dei quali in questi giorni si sta denunciando la situazione in Birmania (o Myanmar) e in Bangladesh.

Papa Francesco e Marco Clementi

Nei giorni scorsi Sua Santità ne ha incontrati alcuni nel suo viaggio in questa parte dell’Asia e ha raccolto le loro testimonianze: proprio di questo ha parlato il servizio di Clementi, girato direttamente in Bangladesh, nella capitale Dacca, dove ha visto il Santo Padre. “E’ stato coraggioso lei con quel programma. E’ stato ben valutato, grazie!”, gli ha detto Papa Francesco, incontrandolo a Roma. Ecco i dettagli.

Il Papa si è fermato a ringraziarlo

Papa Francesco

Vedendo Marco Clementi che, tra due ali di folla, stava descrivendo il gioioso passaggio del Papa, egli, riconosciutolo, si è proprio fermato a salutarlo calorosamente con una stretta di mano e l’ha subito elogiato, convinto, per il servizio che ha fatto sui Rohingya e l’ha ringraziato per ben due volte, anche dopo che il giornalista ha osservato: “Ci siamo visti in Bangladesh – la settimana scorsa, ndr – e ci rivediamo nel cuore di Roma”. Ma Francesco si ricordava benissimo e ha annuito. Clementi ha concluso il breve scambio di battute con la frase: “Abbiamo la fortuna di seguirla nei viaggi in giro per il mondo e anche qui oggi a Roma la ringraziamo”, ha detto imbarazzato, emozionato, ma felice. E il vescovo di Roma – come Bergoglio preferisce umilmente farsi chiamare, visto che è anche quello uno dei titoli del Papa – lo ha ringraziato nuovamente è ha ripreso il suo tragitto verso Sant’Andrea delle Fratte.

Il bilancio di Papa Francesco sul suo viaggio

Udienza generale

Durante l’udienza generale nell’aula vaticana intitolata a Paolo VI, Papa Francesco ha parlato anche del suo recente viaggio in Birmania e in Bangladesh, e ha dichiarato: “Sono stato molto toccato dall’incontro con i rifugiati Rohingya e ho ‎chiesto loro di perdonarci per le nostre mancanze e per il nostro silenzio, ‎chiedendo alla comunità internazionale di aiutarli e di soccorrere tutti i gruppi ‎oppressi e perseguitati presenti nel mondo.

Il Papa con un gruppo di musulmani

In Bangladesh e in Birmania, l’uno a maggioranza musulmana e l’altro a maggioranza buddista, è presenta anche una piccola comunità cristiana – la cui vita, in particolare nel primo, non è certo facile -.

Sempre parlando dei Rohingya, riguardo al fatto che non sono cristiani ma musulmani – categoria religiosa vista con molto sospetto e paura soprattutto in questi anni per via del terrorismo internazionale di matrice islamica -, Papa Francesco ha ricordato: “Chi non ‎soffre con il fratello sofferente, anche se è diverso da lui per razza, per religione, ‎per lingua o per cultura, deve interrogarsi sulla sincerità della sua fede – in pratica ha affermato che non farlo, non è un vero atteggiamento cristiano – e sulla sua ‎umanità”.