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Papa Francesco sulle suocere: “Devono state attente alla lingua”

Papa Francesco

Papa Francesco sulle suocere: “Devono state attente alla lingua ma sono sempre le nonne dei propri figli e soprattutto le madri dei compagni di vita"

Papa Francesco spende alcune parole sulle suocere e guadagna alla Chiesa almeno mezzo miliardo di fedeli in una sola volta: “Devono state attente alla lingua”. Fuori di celia il Pontefice ha affrontato l’argomento “light” nel suo discorso odierno all’udienza generale, dove è arrivato tra l’altro con il ginocchio ancora dolorante. Il sunto è che il Papa sconfessa i luoghi comuni sulla “cattivera” delle suocere ma le avverte: “Devono stare attente alla lingua”. Bergoglio ha contestato la visione comune della suocera come “personaggio mitico o di brutta figura”. 

Papa Francesco sulle suocere “linguacciute”

Lo ha fatto con un concetto che un po’ va perso nel menage matrimoniale di generi e nuore: la suocera è la nonna dei propri figli e sopratutto la madre che ha dato alla luce il proprio compagno/a di vita. Ha spiegato il papa parlando a braccio: “Oggi la suocera è personaggio mitico, non dico che la pensiamo come il diavolo, ma la pensiamo sempre come brutta figura”. E poi: “pensiamo invece che è madre, è anziana. Pensiamo oggi a questo sentimento un po’ pervaso… che la suocera tanto più lontano meglio è. No! È madre, è anziana. E la suocera è la mamma di tuo marito, è la mamma di tua moglie”. 

Le nonne e la bellezza dei nipotini

E ancora: “Una delle cose più belle delle nonne è vedere i nipotini, quando i figli hanno dei figli, rivivono. Guardate bene il rapporto che voi avete con le vostre suocere. Sì, alle volte sono un po’ speciali ma ti hanno dato la maternità del coniuge, ti hanno dato tutto. Almeno farle felici, che portino avanti la loro vecchiaia con felicità”. Poi la chiosa burlona ma non troppo: ”Se hanno qualche difetto, si possono correggere, come lo stare attente con la lingua, perché la lingua è uno dei peccati più brutti delle suocere”. Santità, oggi ci sentiamo tutti Papa Boys.