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Papa Francesco: "In Vaticano c'è corruzione, ma resto sereno"

Papa Francesco: "In Vaticano c'è corruzione, ma resto sereno"

Intervistato dalla rivista Civiltà cattolica, papa Francesco ha ribadito l'esistenza della corruzione in Vaticano. Ma, ha aggiunto, questo non intacca la sua serenità. Papa Francesco non teme nulla, né la sua azione può essere rallentata da coloro che cercano di sabotarne l'opera di moralizzazi...

Intervistato dalla rivista Civiltà cattolica, papa Francesco ha ribadito l’esistenza della corruzione in Vaticano. Ma, ha aggiunto, questo non intacca la sua serenità.

Papa Francesco non teme nulla, né la sua azione può essere rallentata da coloro che cercano di sabotarne l’opera di moralizzazione e trasparenza. Perché la corruzione in Vaticano esiste, come ha sottolineato lo stesso pontefice nell’intervista concessa a Civiltà cattolica, ma questo non turba la serenità di Francesco. Che nei momenti di difficoltà, invece che scoraggiarsi, invoca l’aiuto di San Giuseppe.

La figura che emerge dalle parole riportare sulla rivista dei Gesuiti, ordine religioso dal quale il pontefice proviene, è quella di un uomo consapevole dei mali che affliggono la Chiesa e determinato ad affrontarli a viso aperto. Un uomo convinto di avere una missione di importanza fondamentale, che non si lascia intimorire dai tentativi di intralciarlo o screditarlo di quanti vorrebbero preservare lo status quo in Vaticano.

Tra le questioni che stanno più a cuore a papa Francesco c’è quella degli abusi sessuali commessi da religiosi. Un problema doloroso che non va nascosto, bensì preso di petto. In proposito il pontefice non ha dubbi: “Sia chiaro: questa è una malattia. Se non siamo convinti che questa è una malattia, non si potrà risolvere bene il problema”. Questo non significa, ovviamente, che non si debba mostrare misericordia nei confronti di chi si è macchiato di tali atti, tuttavia è impossibile che si continuino a insabbiare le vicende più scabrose o che si impedisca alla giustizia ordinaria di fare il proprio corso.

Nel corso dell’intervista, papa Francesco ha specificato inoltre che “La ‘barca di Pietro’, a volte nella storia, oggi come ieri, può essere sballottata dalle onde e non c’è da meravigliarsi di questo”. La Chiesa non è esente dal male e, secondo il Papa, non c’è da stupirsi neppure che possano essere “gli stessi marinai chiamati a remare nella barca di Pietro” coloro che remano in senso contrario. Questo, ammette il pontefice, è sempre accaduto. Del resto la Chiesa è fatta di uomini e nessun essere umano è al riparo dal peccato.

Ma come fa papa Francesco a non perdere la propria pace interiore e ad affrontare le avversità? Francesco ha raccontato al proprio intervistatore di ricorrere a un rimedio molto particolare: “Se c’è un problema, io scrivo un biglietto a S. Giuseppe e lo metto sotto una statuetta che ho in camera mia”.