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Papa Luciani, un saggio dimostra che non fu avvelenato

Un pontificato di appena 33 giorni

Un saggio intitolato “Papa Luciani, cronaca di una morte” (edito da Piemme) scritto dalla studiosa Stefania Falasca dimostra che il pontefice non fu avvelenato ma morì d’infarto.

Il saggio

In questi giorni si sta riparlando della morte di Papa Luciani, Giovanni Paolo I, spentosi il 28 settembre 1978 dopo appena un mese e due giorni – 33 in tutto – dalla sua elezione al soglio di Pietro. A lungo si ipotizzò che l’ultimo pontefice italiano fosse stato avvelenato: ma fu davvero così? No, secondo Stefania Falasca, vice postulatrice alla sua causa di canonizzazione – attualmente Giovanni Paolo I riconosciuto Servo di Dio -, nonchè di quella del suo successore, San Giovanni Paolo II, ed editorialista del quotidiano cattolico Avvenire. La studiosa ha raccolto ed esaminato meticolosamente per una decina d’anni documenti secretati dell’epoca, i quali dimostrerebbero che in realtà il Papa fosse morto d’infarto. Ora la Falasca li ha pubblicati in un libro dal titolo “Papa Luciani, cronaca di una morte”, edizioni Piemme. Sarà in libreria dal 7 novembre, proprio il giorno in cui si riuniranno cardinali e vescovi per valutare l’ “eroicità delle virtù” di questo pontefice. Vediamo dunque in sintesi che cosa emerge da tale studio, che potrebbe mettere fine a quasi quarant’anni di speculazioni e cospirazioni – esplose come il libro “In God’s Name” del saggista britannico David Yallop, agnostico – che sarebbero avvenute tra le mura vaticane, da far impallidire i secoli in cui i Vescovi di Roma detenevano ancora il potere temporale.

I documenti

Pontificato brevissimo

Stefania Falasca ha esaminato documenti scovati certamente nella Capitale ma anche Belluno Vittorio Veneto e Venezia – Albino Luciani era nato a Forno di Canale, in provincia di Belluno il 17 ottobre 1912 -. Documenti riguardanti lo stato di salute del papa al momento della sua morte, le sue cartelle cliniche, le ricette mediche e l’atto di constatazione del decesso: da questi emerge che sulla morte di Papa Luciani non c’è nessun giallo, come alcuni hanno sospettato e fatto sospettare in tutti questi anni. Giudica positivamente il lavoro dell Falasca il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, che in una nota ha commentato: “(In questo saggio) vengono chiariti quei punti rimasti nel limbo, amplificati e travisati nella ricostruzione noir e anche da parte di chi ha smentito l’ipotesi del complotto”.

Le dichiarazioni della studiosa

Il personaggio

La “ricercatrice”, in merito alla propria scoperta, ha dichiarato: “Il mio intento non è smontare romanzi. Gli alvei della letteratura noir sono redditizi ma non interessano alla storia. Da un punto di vista storico ciò che conta sono le fonti, i testi e i documenti. Papa Luciani è stato colpito da morte improvvisa nella tarda serata del 28 settembre. In medicina legale con l’espressione morte improvvisa o imprevista s’intende sempre morte naturale. La verità nuda e cruda è che non c’è nessun movente, fu – “banalmente”- un infarto a portarlo via”. Eppure, come abbiamo detto, in così poco tempo, egli riuscì, con la la sua umiltà e con il suo volto sempre sereno e sorridente, a farsi apprezzare dalla gente, tanto da guadagnarsi il soprannome di “Papa del Sorriso” o “Sorriso di Dio” – alcune riviste anglosassoni lo definirono anche “Papa di settembre”, perchè il suo pontificato e durato solo quel mese e poco più -.