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Papa Myanmar, incontra la ministra degli esteri per la pace

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Papa Myanmar, il pontefice è volato presso la capitale Nay Pyi Taw per incontrare la ministra degli esteri e consigliera di Stato San Suu Kyi.

Papa Myanmar, il pontefice è volato presso la capitale Nay Pyi Taw per incontrare la ministra degli esteri e consigliera di Stato San Suu Kyi. Lo scopo è ovviamente la pace. Al centro delle polemiche di questi ultimi tempi c’è la crisi sui rohingya. La leader democratica ha espresso tutta la sua gratitudine per il sostegno allo sforzo di pacificazione che ha dimostrato Papa Francesco. Il valore della sua presenza i Myanmar è inestimabile. Così dichiara la donna premio Nobel per la pace.

Papa Myanmar, l’incontro

Il pontefice giunge presso la capitale birmana di Nay Pyi Taw per incontrare la ministra degli esteri e consigliera di Stato Aung San Suu Kyi. Il Papa Myanmar ha parlato in pubblico e ha emesso un discorso molto toccante. Si spera che abbia una grande influenza sulla pace tanto ricercata. Il Papa ha dichiarato, nel suo discorso, che il futuro del Myanmar deve essere la pace.

Ma una pace che si fondi sul rispetto di ognuno e soprattutto sulla dignità. Ogni membro della società deve avere il rispetto reciproco nei confronti di ogni altro membro della comunità. Ma soprattutto, cosa ancora più importante, il rispetto deve essere sempre preservato nei confronti di ogni gruppo etnico e della sua identità. Ogni gruppo e ogni individuo deve avere il diritto di offrire il proprio contributo per il bene della comunità.

Il discorso del Papa

Il discorso sopracitato è stato pronunciato da Papa Francesco davanti alla ministra Aung San Suu Kyi. Il riferimento ai rohingya è considerato implicito. Al pontefice infatti è stato segnalato di non nominare direttamente la minoranza etnica di riferimento. Questi sono infatti una minoranza che predica la religione musulmana. Sono spesso al centro di numerose violenze e persecuzioni all’interno del Paese asiatico.

Il viaggio del Papa

Il Papa è arrivato nella capitale e ha per primo visitato il palazzo presidenziale dove ha incontrato il presidente della Repubblica dell’Unione del Myanmar. Lui è Htin Kyaw e l’ha incontrato prima dell’appuntamento tanto atteso tra il Papa e la ministra, nonchè vincitrice del premio Nobel per la pace nel 1991.

L’incontro tra i due è durato 45 minuti e al termine del colloquio i due si sono recati all’International convention center dove San Suu Kyi ha tenuto un discorso. Ci sono numerose opinioni sul conto della ministra degli esteri e consigliera di Stato.

Al centro delle polemiche

Ebbena la premio Nobel è stata ripetutamente al centro di numerose polemiche riguardanti appunto i rohingya. La donna non ha mai preso una posizione forte nei confronti di questo fenomeno che sta affliggendo letteralmente la minoranza etnica. Forse ora, invitando il Papa presso il suo Stato, ha forse cominciato a prendere una posizione più solida.

Ma fino a pochissimo tempo fa la donna era stata accusata di non aver adempito al suo compito di donna, che in teoria, dovrebbe rappresentare la lotta contro la violenza. Per questo anche il Consiglio municipale di Oxford ha deciso di revocarle il riconoscimento “Freedom of the City“. Che in passato le era stato attribuito.

Le accuse

Per anni questa donna è stata l’icona della causa della libertà e dei diritti umani. Ma oggi si trova a capo di un governo repressivo ma dichiara che tutte le notizie riguardanti le persecuzioni del popolo rohingya sono frutto di “disinformazione”. Tutta l’opinione pubblica mondiale è colpita e delusa.