> > Il Papa spaventa una tigre, fuori programma in Vaticano

Il Papa spaventa una tigre, fuori programma in Vaticano

papa spaventa una tigre

Esibizione di artisti di strada in Vaticano per Papa Francesco, ieri. Una grande festa con un piccolo "incidente": il Papa spaventa una tigre. Nella grande Aula Paolo VI in Vaticano Papa Francesco assiste all'esibizione degli artisti di strada e spaventa una tigre, un fuori programma senza alcuna ...

Esibizione di artisti di strada in Vaticano per Papa Francesco, ieri. Una grande festa con un piccolo “incidente”: il Papa spaventa una tigre.

Nella grande Aula Paolo VI in Vaticano Papa Francesco assiste all’esibizione degli artisti di strada e spaventa una tigre, un fuori programma senza alcuna conseguenza.

Giubileo dello Spettacolo Viaggiante: 7 mila artisti in udienza dal Papa

Ieri il Pontefice ha ricevuto in udienza 7 mila circensi e fieranti, giostrai, lunaparkisti e artisti di strada, madonnari e componenti di bande musicali nell’Aula Paolo VI in occasione del grande Giubileo dello Spettacolo Viaggiante. Per l’occasione, Papa Francesco ha potuto assistere ad alcune esibizioni: i ballerini acrobati sulla musica dei Blues Brothers, un burattinaio che ha messo in scena la vicenda di San Gennaro, un gruppo di studenti dell’Accademia dell’Arte Circense di Verona e quattro fratelli artisti del Circo di Montecarlo.

Il Pontefice ha accarezzato un cucciolo di pantera e uno di tigre ma, nell’avvicinarsi a quest’ultimo, senza volerlo, lo ha spaventato. Infatti papa Francesco è arrivato infatti alle spalle del felino che, nel vedere all’improvviso la macchia bianca degli abiti di Bergoglio, ha fatto un salto. Il Papa ha spaventato una tigre, insomma, anche se lo stesso Pontefice, al termine del discorso d’udienza, ha confidato ai presenti in tono scherzoso che “hanno fatto paura al Papa facendogli accarezzare quel cucciolo”.

“Artigiani della meraviglia e del bello” arricchiscono la società

Nell’accogliere gli artisti in udienza, Papa Francesco li ha salutati chiamandoli “la grande famiglia dello spettacolo viaggiante e popolare“, “artigiani della festa, della meraviglia e del bello” che arricchiscono “le società di tutto il mondo” alimentando “sentimenti di speranza e di fiducia” con “esibizioni che hanno la capacità di elevare l’animo” e “affascinare con la meraviglia del bello” nell’ambito di “occasioni di sano divertimento”.