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Parigi: accoltella passante al grido di Allah Akbar, ucciso

accoltellamento Parigi

A Trappes un uomo ha accoltellato delle persone, uccidendone una, gridando "Allah Akbar". Non è chiaro se si tratti di un attacco terroristico.

Un uomo ha aggredito con un coltello alcuni passanti a Trappes, cittadina ad ovest di Parigi. Una persona è morta a seguito dell’aggressione in strada e due sono rimaste ferite. Prima di colpire l’aggressore avrebbe gridato “Allah Akbar”. Nel 2013 a Trappes c’era stata una rivolta della popolazione musulmana, che aveva dato fuoco alle auto e alle stazioni della polizia locali.

Grida Allah Akbar e uccide passante

Un uomo armato di coltello è stato ucciso dalle autorità locali alle porte di Parigi. Stando alle prime informazioni, l’aggressore si sarebbe scagliato contro delle persone che passeggiavano in strada al grido di “Allahu Akbar”, che significa “Dio è grande” in arabo. Un passante è stato ucciso mentre altre due persone sono rimaste ferite.

L’accoltellamento è avvenuto attorno alle ore 10 di questa mattina in rue Camille Claudel nella cittadina di Trappes, nel dipartimento di Yvelines, a ovest della capitale francese. Dopo l’attacco, l’uomo sembra che si sia rifugiato in una casa e quando è stato attirato fuori dalle forze di polizia è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco. Attualmente, l’identità dell’uomo non è stata diffusa è non è chiaro se questo possa essere classificato come un attacco terroristico.

Trappes è una cittadina a poca distanza da Versailles, che in quest’ultimo periodo deve affrontare sempre di più i problemi legati alla povertà della sua popolazione (a cui non basta ovviamente dare brioche come suggeriva Maria Antonietta), che ha una forte concentrazione di musulmani. Secondo le fonti della sicurezza nazionale francese, solo da Versailles sarebbero partite 50 persone sospettate di aver lasciato la Francia per combattere con lo Stato Islamico in Siria e in Iraq. Nel luglio 2013, inoltre, a Trappes ci sono stati una serie di scontri, con manifestanti musulmani che hanno incendiato le auto e le stazioni della polizia.