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Parigi, il killer del centro curdo confessa: "Sono razzista". Scontri nella capitale francese

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In seguito al suo arresto, il killer dei tre curdi a Parigi ha confessato le sue intenzioni: "Sono razzista". Proteste in piazza.

Il killer di 69 anni accusato di aver ucciso tre curdi e di averne feriti altri tre a Parigi avrebbe confessato il movente del suo gesto: “Sono razzista”. Le proteste del popolo curdo in piazza.

Parigi, la confessione del killer: “Sono razzista”

Il francese di 69 anni sospettato di esser il killer dei tre curdi morti nel centro culturale di Parigi avrebbe confessato il motivo del suo gesto dopo il suo arresto: “Sì, sono razzista“.

Questo è quanto emerge da una fonte vicina al dossier dell’uomo, precisando come il macchinista in pensione avesse fatto fuoco poco prima di mezzogiorno in rue d’Enghien e avesse accanto a sé una valigetta contenente “Due o tre caricatori carichi, una scatola di cartucce calibro 45 con almeno 25 cartucce all’interno“, come riporta il dossier.

La protesta in piazza dei curdi

Dopo la sparatoria del centro culturale, nella giornata di sabato 24 dicembre per le strade della capitale francese si sono riuniti molti esponenti della comunità curda, dando vita a una manifestazione spontanea.

All’inizio la contestazione si è rivelata pacifica, ma data la rabbia per l’accaduto del giorno prima, alla fine la contestazione è degenerata in scontri con la polizia che ha dovuti lanciare lacrimogeni contro i dimostranti curdi.

Tra i manifestanti c’era una presenza massiccia di membri del PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan). Qui sotto le immagini degli scontri di quest’oggi.