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Parma, bimbo di 18 mesi muore dopo due giorni di febbre

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La procura, per far luce su questo tragico caso, ha deciso di aprire un'indagine. Non ci sono indagati.

Ciò che è successo mercoledì scorso è un’immensa tragedia. Dei genitori si sono presentati disperati all’Ospedale Maggiore di Parma, dopo che il loro figlio di 18 mesi soffriva da due giorni di febbre. Nonostante le cure, la situazione non solo non è migliorata, ma peggiorava. Quando la coppia è giunta nella struttura, il loro figlio era ormai in condizioni molto critiche, e non c’era più nulla da fare per il poveretto. La Procura, ritenendola un atto dovuto, ha deciso di aprire un’inchiesta sul drammatico caso. Non ci sono indagati al momento.

Febbre assassina

Sopravvivere alla propria prole è tremendo. Purtroppo è questo ciò che il destino ha scelto per una coppia di Parma. I due erano i genitori di un bimbo di 18 mesi. Disperati, hanno portato il proprio figlio mercoledì 4 aprile all’Ospedale Maggiore di Parma. Il poveretto sta malissimo, da due giorni soffre di febbre. L’antipiretico che i due hanno somministrato al bambino non ha avuto gli effetti sperati. Non solo, la situazione peggiorava sempre di più. La temperatura del loro piccolo era bassissima, il corpicino era praticamente gelido. La coppia quindi decide di portare il piccolo in ospedale, ma è troppo tardi. È probabile che già lungo il tragitto tra la loro abitazione e la struttura sanitaria il bambino fosse in arresto cardiaco. Il poveretto non ha avuto speranze in ospedale.

Indagine aperta

La situazione ha profondamente colpito tutte le persone coinvolte. I medici sono sconvolti. Nell’immediato è difficile spiegare in maniera scientifica quanto è accaduto. Non sembra ci sia nulla di logico in questa tragedia. Non si può parlare di morte in culla, in quanto il povero bimbo aveva superato il primo anno di vita. Il destino implacabile avrebbe scelto questa via. Tuttavia, è necessario fare il possibile per scoprire la verità. È un atto dovuto. A pensare ciò, è la Procura, che infatti ha deciso di aprire un’inchiesta su questo drammatico caso. Tuttavia, è importante specificare che al momento non c’è nessun indagato. È stata la magistrata Paola Del Monte a decidere di aprire un fascicolo per morte come conseguenza di altro.

Bimbo di 10 mesi morto a Lecco

Il 15 settembre scorso è avvenuta un’altra tragedia, che ha portato alla morte di un bimbo di soltanto 10 mesi. Il dramma ha avuto luogo nella zona di Lecco, presso un asilo. Il povero bimbo, di nome Diego viveva con la famiglia a Lissone, nella Brianza monzese. Non molto dopo le ore 14,20 è stato trovato dalle educatrici del nido con chiari segni di sofferenza. I soccorso sono subito stati allertati. Il personale ha chiamato il numero unico per le emergenze, e sono stati immediatamente mobilitati molti mezzi: un’ambulanza della Croce Rossa di Casatenovo, un’auto medica e l’elisoccorso che si è levato in volo dall’ospedale Sant’Anna di Como. Subito le condizioni del bimbo sono apparse gravemente compromesse. Diego presentava i sintomi di un arresto cardiocircolatorio ed è stato subito caricato sull’ambulanza mentre l’elicottero atterrava nel parcheggio del cimitero di Campofiorenzo, poco distante dalla sede dell’asilo. Il povero Diego è stato subito caricato sull’elisoccorso, il quale si è alzato in volo quanto prima possibile, mentre la strada provinciale 51 La Santa veniva chiusa e bloccata la circolazione per consentire al meglio le operazioni di soccorso in sicurezza. Sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Casatenovo e della Compagnia di Merate per gli accertamenti e gli approfondimenti del caso. I militari, a cui si è affiancato personale dell’Ats Brianza, hanno ascoltato le educatrici ed il personale del nido per cercare di ricostruire l’accaduto, anche perché, come detto, le condizioni del bambino sono apparse subito molto gravi. Non c’è stato nulla da fare.