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Parmigiano Reggiano, piovono polemiche per lo spot: "Io lavoro 365 giorni"

Io spot Parmigiano Reggiano scatena polemiche. Tutta pubblicità dopo il mediometraggio Gli Amigos di Paolo Genovese dove appare Renatino il casaro sfruttato

Nel mondo dei social e della comunicazione di massa dobbiamo sempre chiederci lo scopo di una polemica o di azioni di “flame”, ovvero quelle azioni di contestazione organizzate da utenti sui blog e nei siti. Il caso dello spot di Parmigiano Reggiano suscita polemiche.

Cos’è lo spot Parmigiano Reggiano che suscita polemiche?

Il Parmigiano Reggiano resta uno dei cibi italiani più conosciuti anche all’estero.

Un docufilm di mezz’ora, curato e voluto da Parmigiano Reggiano, promotore della pellicola, è andato in onda sul canale RAIUno, il 18 settembre alle ore 12:00. Il mediometraggio diretta da Paolo Genovese è stato inizialmente elogiato da tutti, sia per la qualità delle riprese, che per la capacità di raccontare al pubblico un prodotto iconico del made in Italy.

Genovese è stato a causa del figlio Alberto coinvolto nella triste vicenda della morte accidentale di Gaia e Camilla a Roma nel 2019 .

Il film si intitola Gli Amigos e annovera fra i protagonisti Stefano Fresi, nel ruolo del maestro di cucina, che ricorderete per numerosi altri film e produzioni TV come I Delitti del BarLume. La sua recitazione frizzante fa da leitmotiv di tutto il docufilm.

Presente anche lo chef pluristellato Massimo Bottura nel ruolo di se stesso.

Il regista di Perfetti Sconosciuti ha lavorato a quest’opera perché fosse pubblicata sul sito internet del Consorzio di Tutela. Al fine di promuovere un consumo informato del prodotto e di tutti gli aspetti della filiera che lo compongono.

Dal mediometraggio è stata tratta una serie di spot, che promuovono in TV Parmigiano Reggiano. Ed è lì che fuori dal suo contesto narrativo principale il pubblico ha riconosciuto un problema.

Perché lo spot Parmigiano Reggiano riceve polemiche?

Nello spot, parte del documentario, è presente una scena dove il formaggio viene preparato da dei casari. In particolare nello script uno di questi viene chiamato Renatino.

Stefano Fresi introduce Renatino, come uno dei casari più giovani e appassionati, felice di lavorare 365 giorni all’anno per il Consorzio Parmigiano Reggiano.

Forse il discorso è di per se spigoloso, se visto sotto il punto di vista del diritto di un lavoratore al riposo, ma sembra che nella versione spot televisivo questo messaggio sia particolarmente sgradevole, aspetto passato più inosservato nella messa in onda integrale.

Partiti quindi i commenti su Youtube e sulle pagine Social la replica dell’account comunicazione del brand non si è fatta aspettare.

È il primo spot Parmigiano Reggiano a suscitare polemiche?

Non è il primo spot di Parmigiano Reggiano che scatena la rivolta del popolo del web. I social e i blog on line sono pieni di gruppi che scambiano opinioni sulla qualità dei prodotti e anche sulla rispettabilità e credibilità di una determinata compagnia.

Il web premia la reputazione dei suoi attivatori. I contenuti e commenti non sempre illuminanti e rispettosi possono sempre essere un boomerang con un riscontro negativo nel comportamento del consumatore.

In questo caso è molto difficile dove stabilire il confine fra fiction e realtà e la dove è responsabile un messaggio pubblicitario. Il messaggio inviato certo non voleva offendere o invitare a contravvenire alla legge.

Ma in questa epoca di comunicazione, chi investe tanto per un prodotto di eccellenza, sia alimentare che nel caso del mediometraggio, ci si aspetta una maggiore attenzione alle tematiche di interesse sociale come quelle del rispetto dell’ambiente, dei lavoratori e della sicurezza dei consumatori.

E proprio ai consumatori l’ardua sentenza, se continuare a consumare Parmigiano Reggiano o meno.