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Parroco cita Mussolini durante commemorazione dei partigiani

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Torino -L'Anpi non ha digerito la citazione del Duce fatta da don Aldo Rabino che, durante la commemorazione dei martiri del Falchetto, un gruppo di ragazzi trucidati dai nazifascisti nell'estate del 1944, riferendosi ai giovani di oggi, a suo dire disorientati, hanno "necessità di credere, obbedir...

don aldo rabino8Torino -L’Anpi non ha digerito la citazione del Duce fatta da don Aldo Rabino che, durante la commemorazione dei martiri del Falchetto, un gruppo di ragazzi trucidati dai nazifascisti nell’estate del 1944, riferendosi ai giovani di oggi, a suo dire disorientati, hanno “necessità di credere, obbedire, combattere”. Parole che furono dette da Benito Mussolini. Parole che precedettero l’invio in guerra di migliaia di ragazzi. Certamente una gaffe, il parroco non aveva intenzione di offendere nessuno ne di fare apologia del fascismo. Nonostante questo l’Anpi ha diramato il seguente comunicato

Con disappunto e rammarico abbiamo ascoltato – durante l’omelia dell’officiante la Santa Messa – che ben altri sono i valori e i principi che dovrebbero orientare in questi momenti di crisi i nostri giovani, ritenuti incapaci e fannulloni. Le parole “credere, obbedire, combattere” sono state elencate in successione, sebbene con sibillini distinguo, senza ovviamente citarne l’estensore primo”, ossia il Duce. Insomma: “Un motto fascista usato per esortare i giovani d’oggi!”. L’Anpi, perciò, non ha potuto tollerarlo e ha voluto ribadire il “netto dissenso dai concetti espressi dall’officiante, che non onorano il sacrificio dei martiri e portano discredito ai nostri giovani, nei quali riponiamo la nostra stima e fiducia”