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Parroco di Latina: "Avevo capito che qualcosa non andava"

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Don Livio Fabiani, parroco di Cisterna di Latina, spiega la situazione di tensione tra i coniugi Capasso prima della strage.

In un’intervista a Tv2000, don Livio Fabiani parla della strage di Latina. Il parroco della chiesa di San Valentino si esprime riguardo al rapporto tra i coniugi Capasso, che negli ultimi tempi era entrato profondamente in crisi.

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La tragedia di Latina

Don Livio Fabiani non riesce a capacitarsi della tragica vicenda che ha paralizzato la comunità di Cisterna di Latina. Lo ha confessato a Tv2000, affermando, tuttavia, di avere assistito a una crescente tensione tra Antonietta Gargiulo e Luigi Capasso, autore della tragedia familiare. “Qualcosa non quadrava” ha dichiarato al giornalista Luigi Ferraiuolo sulla rete televisiva. Don Fabiani conosceva la coppia da diversi anni. I coniugi facevano parte della comunità carismatica del Rinnovamento nello Spirito e dopo il matrimonio avevano continuato a frequentare la chiesa di San Valentino. Le figlie, Martina e Alessia, erano state battezzate proprio in quella parrocchia e lì avevano frequentato il catechismo. La figlia maggiore, poi, quand’era cresciuta, era entrata a far parte dell’Azione cattolica. Il don aveva quindi avuto modo, con gli anni, di conoscere a fondo la famiglia.

Il parroco ha affermato che il rapporto tra Antonietta e Capasso si era incrinato a tal punto che aveva consigliato loro di partecipare a degli incontri di aiuto alle famiglie in un centro diocesano. La terapia familiare, tuttavia, non aveva avuto successo e i litigi di coppia erano aumentati tanto da causare il divorzio. E poi le scenate di gelosia e le aggressioni da parte di Capasso nei confronti della moglie. Aggressioni che avevano spinto Antonietta a presentare un esposto alla questura di Latina.

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Intanto, l’umore di entrambe le bambine, come ha raccontato don Fabiani, era notevolmente peggiorato. La più grande, Alessia, che era sempre stata una bambina allegra e socievole, si era chiusa in se stessa.

Don Livio Fabiani, evidentemente sconcertato, ha insistito su un concetto: tragedie del genere, in cui un padre uccide le figlie per poi suicidarsi, accadono quando non c’è l’amore vero, puro e concreto, “quando non c’è una reciproca corrispondenza di affetto, conoscenza e sopportazione tra moglie e marito”.