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Partito unico, Calenda su Renzi: "Hai provato a darci una fregatura"

Partito unico, Calenda e Renzi

Polemiche alle stelle per la costituzione del partito unico. Calenda: "Stai sereno non ha funzionato"

Lo scontro tra Matteo Renzi e Carlo Calenda – che tutti si aspettavano – rischia di portare al capolinea il progetto del partito unico, prima ancora della partenza

Partito unico, polemiche e veleni

In un certo senso, se lo aspettavano un po’ tutti. Nonostante l’apparente passo indietro di Matteo Renzi sul simbolo presentato alle passate elezioni – con l’apertura di fatto del “cantiere” del Terzo Polo – non era difficile prevedere frizioni tra due personalità come quella dei leader di Italia Viva e Azione.

Quando infatti, si è cominciato “a fare sul serio”, a tentare di scrivere nero su bianco, le regole per la nascita di un partito unico, sono nate le polemiche che inevitabilmente, hanno finito per assumere lo scontro quasi personale tra i due.

Il comitato politico di ieri

“Nulla di fatto, domani nuova riunione”, aveva dichiarato Calenda al termine del comitato politico da lui convocato per la ” discussione e votazione della proposta di costituzione del partito unico”. Comitato politico da ripetere per discutere evidentemente di quanto non aveva trovato l’accordo tra le parti.

Calenda: “Stai sereno non ha funzionato”

Stamattina, le polemiche tra i due sembrano però arrivate alle stelle, prefigurando una difficile soluzione alle criticità rilevate nel corso del comitato politico di ieri sera.

“Queste volgarità nascondono un nervosismo esagerato. Semplicemente hai provato a darci una fregatura e sei stato rispedito al mittente. Questa volta lo #staisereno non ha funzionato. Fine.” ha scritto Carlo Calenda di buon mattino su Twitter, commentando un titolo virgolettato che è tutto un programma: “Terzo Polo al capolinea, volano gli stracci. Renzi: ‘Calenda è pazzo ha sbagliato pillole”.

La precisazione di Italia Viva

Poco dopo è arrivata la precisazione – sempre con un tweet – da parte di Italia Viva: “Carlo, nessuno ha mai pronunciato quelle frasi .Qui c’è il testo pronto: vuoi firmare o preferisci di no? Nessuna fregatura, guarda il documento”.

I commenti sdegnati degli utenti

Seguono i commenti dei vari utenti, che giudicano ridicolo lo spettacolo mediatico messo in campo dai vari esponenti dei due partiti in questi ultimi giorni, qualcuno lo ha perfino battezzato “Casa Vianello“.

Il motivo del contendere secondo Calenda

Con altri tweet, successivi a quello “dedicato” a Matteo Renzi, Calenda ha precisato la sua posizione con riferimento alla mancanza di un accordo nella riunione di ieri: “Ieri IV (Italia Viva n.d.r.) ha confermato di voler deliberare lo scioglimento (con effetto 2024) solo dopo aver saputo il vincitore del congresso e di voler continuare a fare politica attraverso IV almeno per tutto il ‘24. Idem sul prendere impegni economici concreti vs nuovo partito” si legge nel primo tweet.

“Noi già pronti a scioglimento”

Il leader di Azione prosegue poi con altri successivi tweet: ” Noi invece eravamo pronti a prendere subito impegno su scioglimento e a girare tutte le risorse per per fare la campagna delle europee. Abbiamo preso impegno con gli elettori di fare un partito unico, non una scatola vuota aggiuntiva.

“Elementi di contendibilità”

Nella proposta presentata vi erano (come in quella prima) tutti gli elementi di democrazia e contendibilita’. Del resto a differenza di IV Azione ha fatto tutti i congressi comunali, provinciali, regionali, nazionali” – ha precisato, in un certo senso rispondendo a chi lo ha criticato affermando che il suo intento fosse quello di “blindare” la sua leadership.

“I conflitti di interesse”

“Infine” – chiude Calenda con l’ultimo tweet (per ora) – ” abbiamo preteso che vi fosse una clausola che riprendesse quella etica del parlamento europeo sui conflitti di interesse. Questo è quanto. Il resto sono armi di distrazione di massa”.