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Pasqua, possibile andare all'estero per turismo: l'ira di Federalberghi

Pasqua all'estero per turismo

Federalberghi denuncia il paradosso per cui nelle vacanze di Pasqua ci si potrà recare per turismo all'estero ma non in un'altra regione

Mentre l’intera Italia per Pasqua sarà in zona rossa e non ci si potrà spostare tra regioni se non per comprovate esigenze, sarà consentito recarsi all’estero per ragioni di turismo. Come confermato in una nota del Ministero dell’Interno, si potrà anche raggiungere l’aeroporto di una regione diversa da quella di residenza.

Pasqua, possibile andare all’estero per turismo

Il gabinetto del ministro Luciana Lamorgese ha infatti chiarito che “sono giustificati gli spostamenti finalizzati a raggiungere il luogo di partenza di questo tipo di viaggi che, in quanto generalmente consentiti, non possono subire compressioni o limitazioni al proprio svolgimento“. Sarà dunque possibile viaggiare verso i cosiddetti paesi del gruppo C, vale a dire Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse le Isole Fær Øer e la Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna , Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra e Principato di Monaco.

Il che significa che paradossalmente non ci si potrà recare in una località turistica nella propria regione ma si potrà andare a trascorrere la vacanze in un altro paese. Una norma che ha destato l’ira del comparto turistico italiano, da mesi alle prese con un chiusure e divieti. Questo il commento del presidente di Federalberghi Bernabò Bocca: “Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e impedirli in Italia“.

Se infatti le persone vaccinate o con tampone negativo sono a basso rischio di contagio, la stessa logica deve essere applicata anche ai viaggi in Italia così come alla possibilità di frequentare terme, impianti di risalita, riunioni, congressi e manifestazioni fieristiche. L’associazione ha pertanto chiesto al governo di adottare urgentemente un provvedimento per consentire alle persone vaccinate o negative di tornare a viaggiare.