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Gamer gioca per 20 ore: rimane paralizzato

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In Cina un giovane ragazzo ha passato più di 20 ore di fila a giocare ai videogame in un internet cafè: è rimasto paralizzato

La dipendenza dai videogame è una cosa seria, debilitante e sembra che molte persone ne siano affette. In Cina, un giovane ragazzo ha passato talmente tante ore davanti ad un videogioco da perdere la sensibilità degli arti inferiori. Il soggetto non poteva più muoversi e a risolvere la situazione sono dovuti intervenire i paramedici.

Gamer gioca per 20 ore: rimane paralizzato

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È accaduto in Cina. Un giovane ragazzo è rimasto paralizzato dopo aver passato più di 20 ore di fila, senza alcuna pausa, a giocare ad un videogioco in un nternet cafe a Jiaxing, una provincia di Zhejiang . Il giovane si sarebbe accorto della sua insensibilità agli arti dopo aver tentato di andare ed essersi accorto di non poter muovere le gambe e quindi di non poter camminare.

La gente attorno a lui ha iniziato a preoccuparsi e sono stati chiamati ad intervenire i paramedici che hanno tentato di risolvere la situazione. Secondo i testimoni, una volta sulla barella, il giovane avrebbe parlato al telefono con un suo amico chiedendogli di terminare o comunque continuare il gioco per lui.

Un avvenimento piuttosto allarmante che fa riflettere sulla condizione dei giovani e meno giovani che passano un tempo smisurato davanti ad uno schermo e a dei videogiochi. Una condizione di goliardia, che però potrebbe dimostrarsi ben più gravi e a volte patologica

L’OMS: ” la dipndendenza dal videogioco è una malattia”

Secondo i recenti dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la dipendenza da videogioco sarebbe da considerarsi una vera e propria malattia, un disturbo. La dipendenza da videogico, gaming disorder, verrà inserita nella versione del 2018 del 11th International classification of diseases , la lista dei disturbi e delle patologie psichiche e non che non veniva aggiornata dal 1992. Secondo gli specialisti, per essere definita come dipendenza compulsiva dal gioco deve essere costante e protratto per 12 mesi, ma se i sintomi si rivelano troppo forti, anche meno.

I sintomi sono ‘semplici’ da riconoscere. Si tratta di un non controllo del gioco, soprattutto riguardo la frequenza con la quale si gioca, e sul dare la priorità al gioco su tutto, anche sugli affetti e sulla famiglia e sui rapporti interpersonali. In alcuni Paesi sono stati già presi provvedimenti a riguardo, perchè per loro la patologia del gaming disorde è realtà già da molto tempo. In Corea, già dal 2011, è illegale giocare durante le ore notturne, in Giappone, invece, dopo un determinato tempo di gioco, i giocatori sono avvisati tramite un pop up sonoro e visivo che intima loro di smettere di giocare