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Paura per Silvio Berlusconi, cade sul palco

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Berlusconi è inciampato sul palco mentre era in corso un comizio a Isernia a favore di Donato Toma, candidato governatore per il Molise.

Piccolo incidente per Silvio Berlusconi, che si trovava a Isernia a conclusione di un comizio per sostenere Donato Toma, candidato alla Presidenza della Regione Molise. Il leader di Forza Italia è inciampato sul palco. Si è comunque rialzato in fretta, aiutato dallo stesso Toma. I presenti sono subito accorsi per aiutarlo. La caduta, rimasta senza conseguenze, è stata notata solo da chi occupava i posti laterali, perché di fronte Berlusconi era coperto da un leggio. Berlusconi ha continuato il comizio affermando che “Di Maio è bravo a parlare ma non è laureato e non ha mai lavorato: come si può pensare di affidare 60 milioni di italiani a chi non ha esperienza? Il Presidente della Repubblica, che è di buon senso, non può commettere un’azione così ingiustificata e ingiustificabile”. “Oggi, alla mia età, sono tornato in campo per evitare che un movimento populista e pauperista come quello dei Cinque Stelle vada al governo- ha continuato- Sarebbe una tragedia per il paese”.

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Le elezioni in Molise

Le elezioni in Molise si terranno domenica 22 aprile. Sono quattro coloro che hanno ufficializzato la candidatura per rinnovare il Consiglio regionale del Molise. Carlo Veneziale, attuale assessore alle Politiche di sviluppo economico, ha riunito tutto il centrosinistra. Il governatore uscente Paolo Di Laura Frattura, che nel 2013 vinse contro il centrodestra guidato da Michele Iorio, inizialmente non aveva intenzione di ricandidarsi. In seguito aveva cambiato idea, ma la sua scelta aveva creato problemi all’interno della coalizione, che si è invece ricompattata a favore di Veneziale. Il centrodestra è confluito su Donato Toma, presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Campobasso. Toma è sostenuto da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Noi con l’Italia Movimento Animalista e diverse liste civiche. Per il Movimento 5 Stelle si è candidato Andrea Greco. Michele Marone invece rappresenta Energie per l’Italia.

Una settimana complicata

Sono state giornate intense per Silvio Berlusconi. Durante il secondo giro di consultazioni al Quirinale, il centrodestra si era presentato compatto. Il Presidente di Forza Italia aveva pubblicamente riconosciuto Matteo Salvini come “il nostro leader”, ma poi aveva rubato la scena con un fuoriprogramma. Criticando il Movimento 5 Stelle, Berlusconi aveva ancora una volta cercato di allontanare l’ipotesi di una convergenza con i pentastellati. Il gesto non è piaciuto proprio ai suoi stessi alleati. L’escalation delle ultime ore nella guerra civile siriana ha ulteriormente alzato le tensioni nel centrodestra. Matteo Salvini ha commentato l’attacco congiunto di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna tramite Twitter: “Stanno ancora cercando le armi chimiche di Saddam, stiamo ancora pagando per la folle guerra in Libia, e qualcuno col grilletto facile insiste con i ‘missili intelligenti’, aiutando peraltro i terroristi islamici quasi sconfitti. pazzesco, fermatevi”. Su Facebook, Giorgia Meloni ha scritto considerazioni simili a quelle del Segretario della Lega: “Attacco in Siria fuori dalla legalità internazionale in mancanza di un pronunciamento dell’Onu su presunti attacchi chimici. Evidentemente i disastri causati in Libia non hanno insegnato nulla. L’Italia non assecondi questa pericolosa deriva”. Silvio Berlusconi ha replicato lapidario: “In queste situazioni è meglio non pensare e non dire nulla”. Poi ha contestualizzato la propria affermazione spiegando che “(…) si tratta di un attacco su obiettivi precisi, contro siti legati alla produzione di armi chimiche, che traduce il principio internazionale di condanna di queste armi”.