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Paziente morta d'insonnia per gli psicofarmaci: condannato l'infermiere

Ambulanza

Una paziente di 67 anni è morta d'insonnia dopo aver assunto degli psicofarmaci in ospedale

I fatti risalgono al 2016, quando una paziente di 67 anni era ricoverata ospedale di Cervia, ma ha perso la vita dopo aver assunto degli psicofarmaci. Nella giornata di ieri, 8 marzo, è stato condannato l’infermiere che l’aveva in cura.

Paziente morta dopo assunzione di psicofarmaci: il dramma del 2016

Era la notte tra il 25 e il 26 settembre 2016, quando la paziente 67enne perse la vita all’ospedale di Cervia, in reparto di lungodegenza. Alla donna, che soffriva di insonnia, erano stati dati dei sedativi per aiutarla a dormire. La donna, però, è acaduta in un profondo sonno da cui non si è più risvegliata.

La condanna dell’infermiere

Dopo quasi sette anni dalla terribile tragedia è arrivata la condanna per l’infermiere che stava assistendo la paziente in ospedale. L’uomo, 54 anni, è stato condannato a due anni e dieci mesi di reclusione per esercizio abusivo di professione medica e di morte come conseguenza di altro reato. Una collega dell’infermiere ha dichiarato che l’uomo aveva fatto una iniezione di Diazepam alla paziente e ci aveva aggiunto anche il Talofe, un fortissimo sedativo.