> > **Pd: day after teso tra i dem, e sconfitta non avvicina alleati**

**Pd: day after teso tra i dem, e sconfitta non avvicina alleati**

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Roma, 30 mag. (Adnkronos) - A taccuini in chiusi in Transatlantico la mettono così. Nessuno addossa la colpa della sconfitta alle amministrative a Elly Schlein. Ma il risultato negativo di ieri fa puntare il dito contro il metodo usato dalla segretaria in questi mesi dalla vittoria alle prima...

Roma, 30 mag. (Adnkronos) – A taccuini in chiusi in Transatlantico la mettono così. Nessuno addossa la colpa della sconfitta alle amministrative a Elly Schlein. Ma il risultato negativo di ieri fa puntare il dito contro il metodo usato dalla segretaria in questi mesi dalla vittoria alle primarie. "La segretaria faccia vivere il pluralismo interno del nostro partito", dice Alessia Morani in chiaro, tra i pochi. I ballottaggi amari di ieri riaprono tensioni interne nel Pd.

A un certo punto si diffonde anche la voce di un rimpasto in segreteria: fuori qualche fedelissimo schleniano per far posto a esponenti di altre aree dem. Voci nettamente smentite dal Nazareno all'Adnkronos. Come l'ipotesi di rilanciare una Costituente. Tema sollevato dal segretario regionale toscano, Emiliano Fossi. "Ma non si parla di Costituente, quanto di andare avanti nel processo di rigenerazione del Pd", spiega un membro della segreteria.

Schlein oggi era prevista a Bruxelles per una serie di incontri a livello europeo, ma è rimasta a Roma per seguire da vicino le questione interne dem dopo la sconfitta di ieri. Parlando in videocall con gli eurodeputati Schlein non si è sottratta al tema delle amministrative e ha ribadito che si è trattato di una sconfitta importante ma ha anche cercato di dare la carica al gruppo in Ue a un anno dalle delicatissime europee del 2024. "Siamo molto determinati nel percorso verso le europee con proposte concrete sui problemi veri delle persone e sulla visione di Europa".

Da parte dei 'riformisti' la richiesta a Schlein non è quella di un 'rimpastino' in una segreteria in cui già siedono esponenti che hanno sostenuto Stefano Bonaccini al congresso. Ma di una maggiore attenzione al "pluralismo" interno al Pd, a mantenere vivo il dialogo con i moderati oltre che con la sinistra. E chi le ha parlato spiega che la segretaria ha ascoltato chi le chiede di far vivere il pluralismo interno nel Pd. "Ora vediamo se sarà così".

Intanto oggi a tenere vivo il legame con l'area dei cattolici democratici oggi il seminario a porte chiuse organizzato dall'associazione 'I Popolari' di Pierluigi Castagnetti a cui sono stati invitati Lorenzo Guerini, Alessandro Alfieri, Graziano Delrio. "Ma è un'area culturale, non è la prima volta che ci si vede per discutere di vari temi. Nessuna nuova corrente", si puntualizza. Intanto tra i dem dovrebbe aprirsi un confronto a breve. Una Direzione potrebbe svolgersi la prossima settimana, ma al momento non c'è una convocazione.

Oggi si è anche innescato uno scambio sulla passata segreteria Letta dopo una intervista a Francesco Boccia in cui il capogruppo parlava di scelte sulle amministrative fatte da 'quelli di prima'. Scrive la portavoce di Letta, Monica Nardi, su twitter: "Lo scaricabarile, vi prego no. Enrico Letta le amministrative le ha stravinte". Quanto agli alleati potenziali, la sconfitta non sembra aver portato consiglio. Nonostante la sferzata di ieri di Schlein sul "da soli non si vince", non c'è stato un cambio di passo. Né dalle parti di Giuseppe Conte né di Carlo Calenda. Entrambi confermano che per loro "il campo largo" non serve e comunque non si può fare se, come sottolinea il leader di Azione, tra "noi e M5S le proposte sono agli antipodi". Entrambi poi offrono al Pd un possibile lavoro comune sui temi. Niente di più, al momento.