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Pd: Fioroni, 'cancel culture popolarismo, così si torna indietro'

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Roma, 4 dic. (Adnkronos) (Mon/Adnkronos) "Il Pd voleva e doveva essere la scommessa sul futuro di una democrazia saldamente ancorata ai principi e ai valori della Carta costituzionale, secondo lo spirito di collaborazione che vide all’opera nel secondo dopoguerra le grandi forze democr...

Roma, 4 dic. (Adnkronos) (Mon/Adnkronos)

"Il Pd voleva e doveva essere la scommessa sul futuro di una democrazia saldamente ancorata ai principi e ai valori della Carta costituzionale, secondo lo spirito di collaborazione che vide all’opera nel secondo dopoguerra le grandi forze democratiche e popolari. Il Manifesto dei Valori indicava nel rispetto della complessità, e perciò del pluralismo ad essa collegato. Oggi si vuole tornare indietro, credendo o volendo far credere che sia questo il percorso del rinnovamento". Lo scrive Beppe Fioroni sul Domani d’Italia.

"Ecco perciò che il socialismo democratico, risorge come orizzonte del Nuovo Pd. In questa cornice, l’apporto del cattolicesimo democratico si riduce a semplice orpello di un’operazione tutta interna alla sinistra, bramosa di ritrovare se stessa, con l’esito paradossale di una inammissibile cancel culture applicata al mondo del popolarismo d’ispirazione cristiana".

"Il congresso del Pd non può ignorare che l’organismo di partito può soccombere per asfissia, visto che il dibattito si concentra su questioni che soffocano la ricchezza del disegno originariamente previsto. Non c’è la consapevolezza di quanto sia vicino il momento della crisi irreversibile. Non lo capiscono i maggiorenti del partito, lo hanno capito, in larga parte, gli elettori. I voti persi il 25 settembre non sono il prodotto di un disguido o di una incomprensione, ma il contrassegno della indisponibilità di tanti italiani, pur lontani dalla destra, a farsi irretire da una politica a sfondo social-radicale", conclude Fioroni.