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Pd: Sereni, 'sostenibilità e lotta a disuguaglianze filo che ci unisce'

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Roma, 1 dic. (Adnkronos) - “È stata una discussione impegnativa e interessante, la prima riunione del Comitato costituente per il nuovo Pd, dal cui lavoro deve scaturire la proposta per il Manifesto dei valori e dei principi del nuovo Pd. Sarà poi l’Assemblea Nazionale cost...

Roma, 1 dic. (Adnkronos) – “È stata una discussione impegnativa e interessante, la prima riunione del Comitato costituente per il nuovo Pd, dal cui lavoro deve scaturire la proposta per il Manifesto dei valori e dei principi del nuovo Pd. Sarà poi l’Assemblea Nazionale costituente che si terrà dal 20 al 22 gennaio 2023 ad approvare questo Manifesto e a costruire il nuovo Pd”. Lo scrive su Facebook Marina Sereni.

“È una grande sfida – prosegue Sereni – riuscire in poche settimane a riflettere insieme su chi siamo, su quale visione abbiamo dell’Italia, dell’Europa, del mondo, su come far di nuovo appassionare e partecipare il popolo progressista, aprendo porte e finestre a forze ed energie che sono nella società ma che spesso non hanno trovato spazio nella vita del nostro partito. Rileggendo oggi la Carta dei Valori del 2008, anno di nascita del Pd, è immediatamente evidente quanto sia cambiato il mondo – e l’Italia – in questi quindici anni”, prosegue l’esponente dem.

“L’intuizione di trasferire l’esperienza dell’Ulivo in un partito che unisse le culture riformatrici del Paese – dice ancora Sereni – era fondata e sicuramente valida. Oggi, alla luce delle trasformazioni profonde che la società ha attraversato e anche dei limiti e degli errori compiuti in questi decenni, dobbiamo scrivere un nuovo orizzonte e una nuova tela che ci rappresenti e ci unisca. Per avere un’identità più forte, non più ristretta. Per includere parole e culture che sono sicuramente progressiste – l’ambientalismo, il femminismo prime fra tutti – senza le quali non possiamo corrispondere alle sfide dell’oggi. Due temi, la lotta alle diseguaglianze e la sostenibilità ambientale, mi sembrano il filo con cui tessere l’identità nuova della sinistra di governo in Italia e in Europa. Il calendario – conclude – è stringente, dovremo intrecciare discussione nazionale e partecipazione dei territori e puntare per quanto sarà possibile a coinvolgere ovunque le associazioni e organizzazioni della società civile”.